Web (internet) – La cosa è cominciata con la proposta di abolire la differenza tra “family” e “business”, le due tipologie di contratto sui cellulari che determinavano, fino alle scorse ore, tariffe completamente diverse. Ora l’integrazione dei due ambienti è stata decisa e sarà effettiva a partire dalle prossime ore. L’abolizione delle distinzioni tariffarie ha però portato ad un rincaro per chi il cellulare lo usa cercando di spendere il meno possibile. Prevista anche la partenza di una nuova tipologie di tariffa, quella dedicata alle imprese e agli uffici che così, durante il giorno, potranno risparmiare qualche lira. Ma vediamo nel dettaglio (a tutte le tariffe va aggiunto il 20 per cento di Iva):
Tariffe fisso-mobile (cioè “da casa” ad un cellulare) unificate per le due diverse tipologie di cellulari:
con Omnitel in orario “intero” si pagheranno 592 lire al minuto, 295 in ridotto;
con TIM si va dalle 564 lire in fascia intera alle 290 in fascia ridotta
con WIND si pagano 570 lire in fascia alta e 270 lire in fascia ridotta.
Inutile dire che le associazioni dei consumatori annunciano battaglia perché se è vero che la tariffa “intera” oggi è notevolmente più bassa rispetto a quanto pagato fino ad oggi da chi chiamava cellulari “family”, le tariffe più utilizzate dalle famiglie, quelle serali e dei weekend, risultano decisamente più onerose. Per l’ANSA, invece, le nuove tariffe sono un risparmio.