Roma – “Questa decisione, che vuol far monitorare alle aziende di motori di ricerca il contenuto di terze parti sul web, non solo è in contrasto con la legge esistente e i principi riportati nella direttiva sull’e-commerce, ma può addirittura portare a gravi conseguenze restrittive sulla libera espressione in Internet “.
Così un sintetico comunicato stampa diramato da Yahoo! Italia, che ha dunque “deciso di appellarsi all’errata interpretazione nell’ordinanza decisa dal giudice Muscolo della Nona Sezione del Tribunale Civile di Roma”. Il search engine in viola era stato bacchettato per non aver applicato adeguate misure di contrasto alla diffusione del film About Elly .
Diffusione illecita, alimentata da una serie di link a siti “diversi da quello ufficiale”, ovvero legati ad attività di streaming o P2P. “In questo caso – si può leggere nel comunicato diramato dalla società – non c’è nessuna evidenza che motori di ricerca come Yahoo! Italia creino o ospitino i contenuti illegali in discussione “.
“Riguardo la soppressione dei link, tra l’altro, il pretendente non ha fornito indicazione del nome o dell’URL dei siti illegali, nonostante un’ingiunzione in merito”. Gli alti rappresentanti della casa di produzione cinematografica PFA Films s.r.l. avrebbero mandato al motore di ricerca una specifica lettera di diffida, portandolo così a conoscenza “della illiceità dei contenuti di quei siti”.
Ma i legali di PFA non avevano preso di mira soltanto Yahoo! Italia. Anche Google Italia e Microsoft Italia sarebbero così imputabili , sfuggite all’ordinanza d’ingiunzione in quanto società non direttamente responsabili della gestione dei rispettivi motori di ricerca. L’accusa potrebbe ora preparare una stoccata da circa un milione di euro .
“In maniera erronea, questo caso si focalizza sui motori di ricerca invece che su coloro che creano il contenuto dannoso – si può leggere alla fine del comunicato – Yahoo! ricorda che è stata fondata sul principio che accedere alle informazioni può migliorare la vita delle persone. E in questa direzione e con questo spirito, sta indirizzando la propria difesa”.
Mauro Vecchio
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già sucXXXXX
Alessandria in Egitto: IV secolo: su consiglio del vescovo, vengono fatti distruggere e bruciare libri e documenti che non sono "in linea" con i dettammi della chiesa.Iv secolo: il pio califfo Omar fa distruggere e radere al suolo quello che rimane della grande biblioteca, già meraviglia del mondo, "perchè contiene testi contrari all'Islam.Francia, XII secolo: il Re di francia con la scusa della crociata contro gli albigesi rapina fa distruggere l'Occitania, rea di essere più ricca sia culturalmente che economicamente di ParigiFrancia, XVIII secolo: i giacobini fanno distruggere "i retaggi del passato oscurantista feudale aristocratico". Afghanistan, XX secolo: i talebani fanno bombardare le storiche sytatue del Budda, perchè "retaggio di un passato idolatra".Bah!quando ero a roma in "esilio" (naia 74) dicevano "er più pulito c'ha la rogna"-
Re: già sucXXXXX
- Scritto da: francorubatto
Alessandria in Egitto: IV secolo: su consiglio
del vescovo, vengono fatti distruggere e bruciare
Iv secolo: il pio califfo Omar fa distruggere e
Francia, XII secolo: il Re di francia con laIn effetti ora, nel 21esimo secolo, abbiamo i monarchi di hollywood e i califfi della Tv.... non ci siamo allontanati di molto. Uno, guarda caso, REGNA anche in italia.-
Re: già sucXXXXX
Intenderai mica quello tanto buono e caro che si prende cura degli extracomunitari in difficoltà e quindi ora farà tanti bei sostanziosi bonifici e regalini alle decine di migliaia di nipoti e nipotine di Mubarak che stanno sbarcando? Quello là? ;-)-
Re: già sucXXXXX
- Scritto da: ciccio quanta ciccia
Intenderai mica quello tanto buono e caro che si
prende cura degli extracomunitari in difficoltà e
quindi ora farà tanti bei sostanziosi bonifici e
regalini alle decine di migliaia di nipoti e
nipotine di Mubarak che stanno sbarcando? Quello
là?
;-)Perchè non è forse vero che ha fatto i regalini alla "nipotina di mubarak"? sono documentati (per non parlare del resto) oltre 180 mila euro.Vedrai che uno generoso come lui non mancherà di prendersi a cuore qualche "nipote" di Ben Alì ... nipote più nipote meno....-
Re: già sucXXXXX
Ah sì per essere vero che gli ha fatti non ho dubbi... il problema è che non è vero che era la nipotina di Mubarak e nessuno è ancora in galera... prova tu ad andare in questura e dire che Tizio in realtà è Caio e vediamo che succede...Magari ha bisogno di un bello script per fare i bonifici in batch visti i numerosi "nipoti" ;-)
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Bruciamo biblioteche ed emeroteche
Grande idea, questo sì che è un giudice.Diamo alle fiamme non solo i dati digitali, ma anche biblioteche, emeroteche, microfilm, raccolte private, scaviamo nelle discariche, buttiamo giù monumenti, sono tutti pericoli gravissimi alla privacy. Garibaldi aveva dato il permesso a edificare i monumenti che lo ritraggono mentre in tale giorno si trovava in un dato luogo a combattere una battaglia? E se non avesse voluto che si sapesse? Per non parlare del milite ignoto.Fatti gravissimi, che devono essere perseguiti e sanzionati in maniera esemplare. Avanti così.Saluti -
Analogia con le armi
Se ci fosse una persona in mezzo ad una strada affollata che gratuitamente dicesse ai passanti dove possono trovare armi, droga, merce di contrabbando ed altre cose illegalisarebbe illegale ?Andrebbe in galera ?Sarebbe giusto farlo smettere di diffondere certe informazioni ?SìNon si capisce perchè internet debba essere trattata diversamenteIn realtà l'italia è avanti rispetto ad altre nazioni nel mettere i giusti paletti e regole ad un far west telematico che va avanti ormai da troppi annip.s.: questa è una giusta analogia, quella degli spaghetti è una-
Re: Analogia con le armi
- Scritto da: Kremt
Non si capisce perchè internet debba essere
trattata diversamente E' già trattata diversamente.Che senso ha che l'AGCOM, autorità amministrativa, possa sostituirsi a quella giudiziaria e chiudere siti? -
Re: Analogia con le armi
- Scritto da: Kremt
Se ci fosse una persona in mezzo ad una strada
affollata che gratuitamente dicesse ai passanti
dove possono trovare armi, droga, merce di
contrabbando ed altre cose
illegali
sarebbe illegale ?
Andrebbe in galera ?
Sarebbe giusto farlo smettere di diffondere certe
informazioni
?
Sì
Non si capisce perchè internet debba essere
trattata
diversamente
In realtà l'italia è avanti rispetto ad altre
nazioni nel mettere i giusti paletti e regole ad
un far west telematico che va avanti ormai da
troppi
anni
p.s.: questa è una giusta analogia, quella degli
spaghetti è
unaCaro incompetente...1) Un sito Internet non è "in mezzo alla strada" è un posto PRIVATO e non sulla PUBBLICA VIA (ha indirizzo preciso e è di qualcuno con nome e cognome) di cui devi TU dare le coordinate e una volta arrivato alla porta di casa (privata ripeto) devi chiedere (tramite opportuni protocolli) "scusi, mi mostra (mi consente l'acXXXXX) a xyz o zyx?"?2) Se tu debba andare (per qualunque reato vero o presunto) andare in galera non lo decide un pinco pallino o una autorità AMMINISTRATIVA qualsiasi anzi gli è esplicitamente vietato!Chi lo decide (dopo un proXXXXX e i relativi gradi di giudizio) un tribunale con tanto di giudici e relative formalità che non sono "di rito" ma fanno la differenza tra un paese di diritto e una dittatura o una monarchia assoluta!
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citazione *
"il difetto più grande di ogni uomo è credere che i propri limiti siano quelli del mondo" cit. -
Nel paese della TV
In un paese dominato dalla TV, il cui scopo primario è rinc... la gente in modo che non pensi e quindi non disturbi i politici e i loro luridi giochini di potere, come si può credere che Internet venga considerato una ricchezza fondamentale da gestire con razionalità? Semmai è un fastidioso nemico da limitare in quanto non controllabile come le TV.E difatti basta guardare i risultati di Net Index di Ookla, leader mondiale per i test sulla velocità di connessione (tanto per intenderci, è quello di www.speedtest.net)In Europa l'Italia è ultima per la velocità delle connessioni.http://www.netindex.com/download/1,7/EUNel G8 l'Italia è ultima per la velocità delle connessioni.http://www.netindex.com/download/1,5/G8Nel mondo l'Italia è 71esima per la velocità delle connessioni.http://www.netindex.com/download/allcountries-
Re: Nel paese della TV
Nel mondo l'Italia è 71esima per la
velocità delle
connessioni.
http://www.netindex.com/download/allcountriesIl link corretto ha uno / alla fine (nei commenti di PI lo / non viene incluso nel link) -
Re: Nel paese della TV
Per usare ogni tanto Facebook e YouTube, le XXXXXXX di repubblica.it e gazzetta.it, più qualche filmino di bassa qualità su YouPorn basta e avanza l'attuale offerta. Se invece vuoi usare Internet per qualcosa di più serio trasferisci all'estero.
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Diritto all'oblio o all'amnesia?
http://daily.wired.it/blog/law_and_tech/diritto-all-oblio-o-all-amnesia.html Diritto all'oblio o all'amnesia? di Guido ScorzaIn un post di qualche giorno fa sul suo blog personale, Peter Fleischer, responsabile privacy di Google ed uno dei quattro manager di Big G. condannati nel caso vividown, propone alcune stimolanti riflessioni sul diritto alloblio che lUnione europea pare intenzionata ad introdurre nella nostra disciplina sulla privacy e che in Francia ha già formato oggetto di una Carta deontologica che, tuttavia, Google e Facebook si sono rifiutati di sottoscrivere.Al di là delle definizioni mai come in questo caso suscettibili di ingenerare pericolosi fraintendimenti il diritto di cui si discute è quello che consentirebbe a chiunque, per dirla con le parole della Commissione Europea, di far cessare il trattamento dei propri dati e di farli cancellare quando non sono più necessari per fini legittimi.A spingere la Francia e lUnione Europea in questa direzione è la coriacea memoria della Rete che rischia secondo la filosofia ispiratrice di questo approccio di condannare ciascuno di noi al proprio passato.Lo ha spiegato con un paragone piuttosto forte, nei mesi scorsi, Viviane Reding, Vice Presidente della Commissione europea, dicendo che Dio dimentica ed ha dimenticato ma il Web non dimentica mai e che è per questo che sarebbe sua intenzione introdurre nel nostro ordinamento il diritto alloblio.Si tratta di un argomento del quale si discute ormai con insistenza da anni e che rappresenta, probabilmente, una delle questioni giuridiche relative alle cose della Rete più complesse.Inutile cercare di azzardare risposte in un post ed assai meglio, invece, cercare di rilanciare un dibattito che consenta di pervenire a conclusioni stimolanti e condivise.In tale prospettiva sembra preliminarmente opportuno evidenziare come la definizione del diritto che si vorrebbe introdurre o implementare nellordinamento europeo sia ambigua e foriera di pericolosi fraintendimenti.Nessuno, infatti, dubita che, in linea di principio, sia auspicabile che ciascuno di noi mantenga il controllo sui propri dati personali immessi in Rete e resti libero, in qualunque momento senza neppure lesigenza di spiegarne le ragioni di richiedere al soggetto al quale li ha forniti di interromperne il trattamento.La revoca è, infatti già alla luce della disciplina vigente semplicemente laltra faccia del consenso.Nulla, tuttavia, nellesercizio di tale diritto ricorda quello alloblio che, pure, appartiene ormai da decenni allelaborazione giurisprudenziale.Nel contesto tradizionale, invocare il diritto alloblio, significa rappresentare la volontà che un episodio appartenente alla nostra storia personale, consumatosi nel passato, non sia riproposto nel presente, in genere, per finalità di cronaca e/o spettacolo.Esercitare il diritto alloblio, dunque, significa opporsi ad un altrui condotta attiva che rischia di aiutare una comunità che ha dimenticato a ricordare fatti del passato non più presenti nella memoria dei più.Quello che va sotto il nome di diritto alloblio, droit à loubli o right to be forgotten del quale si parla in questi giorni, tuttavia, è cosa diversa.Con formula di sintesi si potrebbe dire che il diritto alloblio, nellaccezione tradizionale, è un diritto a non esser ricordati [n.d.r. evidentemente in relazione a taluni episodi] mentre nella nuova accezione si tratta di un diritto ad esser dimenticati.Nel caso tradizionale, come detto, lesercizio del diritto alloblio si traduce in un dovere dei terzi di astensione rispetto a porre in essere una determinata condotta mentre nellipotesi presa in esame dal legislatore europeo esso si tradurrebbe in un obbligo dei terzi di porre in essere una condotta attiva ovvero cancellare talune informazioni.Ordinare di non ricordare e di dimenticare sono due cose diverse.Al di là del caso di scuola che, come detto, poco o nulla ha che vedere con il diritto alloblio (nuovo o vecchio che sia) di chi intende revocare ad un provider il consenso alla conservazione o pubblicazione di taluni contenuti, in Rete, il diritto alloblio che, forse, meglio sarebbe definire diritto ad indurre altri allamnesia, è destinato, evidentemente, ad essere utilizzato prevalentemente per domandare la rimozione di informazioni che riguardano episodi del nostro passato raccontati da altri in nome del diritto di cronaca.E, quindi, assai probabile che, nella più parte dei casi, lesercizio, da parte del singolo, del diritto alloblio nella nuova accezione sia destinato ad entrare in conflitto con il diritto dei più allinformazione, alla cronaca ed alla storia.E evidente che la disciplina che verrà, pertanto, non potrà sancire un generalizzato diritto di ciascuno di noi a riappropriarsi del proprio passato e della propria storia per vederla riscrivere a proprio piacimento o, semplicemente, non raccontata mai più.Quale che sia il punto di arrivo dellelaborazione della nuova disciplina sul c.d. diritto alloblio appare importante preoccuparsi sin dora che essa non si traduca in un pericoloso strumento di censura in grado di influenzare tanto pesantemente la lettura della realtà attraverso i frammenti di bit che galleggiano in Rete e, magari, la scrittura della storia moderna del nostro e degli altri Paesi.Nessuno di noi, credo, abbia diritti sulla storia di tutti noi.Cosa ne pensate?-
Re: Diritto all'oblio o all'amnesia?
infinito ORA !http://archivio.festivaldelleletterature.it/2008/inedito.asp?lang=it&testo=129 -
Re: Diritto all'oblio o all'amnesia?
spazzati via, x legge se necessariooccorre una legge quando il buon senso delle persone non ci arriva propriox non parlare di quanto appesantisce il db, le ricerche, internet stesso che le va a spulciare ogni volta che si fa una ricerca coi vari motoripoi google e gli altri che restituiscono risultati di gente che discuteva 10-20 anni fa, ma che straXXXXX mi rappresenta, ormai quelle cose che dicono sono obsolete e i tizi che parlavano sono morti di vecchiaia-
Re: Diritto all'oblio o all'amnesia?
Per il tuo di post non serve aspettare 20 anni... possono eliminarlo subito...Hai veramente capito tutto tu....-
Re: Diritto all'oblio o all'amnesia?
- Scritto da: ciccio quanta ciccia
Per il tuo di post non serve aspettare 20 anni...
possono eliminarlo subito...Quotone! -
Re: Diritto all'oblio o all'amnesia?
AHAHAH Eliminare tutto per legge! AHAHAHAHLa pulizia potrebbe in effetti essere utile, ma chi può dire cosa è o potrà essere utile da qui alla fine dei tempi?
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Re: Diritto all'oblio o all'amnesia?
- Scritto da: Jubert
Diritto all'oblio:
cominciamo dai forum
x chi segue o scrive sui forum on line
ma che straXXXXX di senso ha tenere post scritti
10-20 anni fa ?ovviamente non lo sai, ma una gran parte delle informazionisui nostri predeXXXXXri ci arrivano... dagli appunti di gente qualunque scritte su cocci di scarto, liste della spesa, contidi magazzino, bollette di carico... molto meno significatividei post che vorresti cancellarequindi persino il tuo post merita di esssere conservato :-DMauro -
Re: Diritto all'oblio o all'amnesia?
il ragionamento è errato, si parla di storicità di un forum, la vita di una comunità intera ecc ecc.Vabbè che ci sono forum che per motivi sconosciuti, fanno incetta di post eliminando anche discussioni utili per altri.... Tu sei uno di questi ?
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Re: Diritto all'oblio o all'amnesia?
- Scritto da: ABOLIRE IL COPYRIGHT
http://daily.wired.it/blog/law_and_tech/diritto-al
Diritto all'oblio o all'amnesia?
di Guido Scorza
In un post di qualche giorno fa sul suo blog
personale, Peter Fleischer, responsabile privacy
di Google ed uno dei quattro manager di Big G.
condannati nel caso vividown, propone alcune
stimolanti riflessioni sul diritto alloblio che
lUnione europea pare intenzionata ad introdurre
nella nostra disciplina sulla pr(blabla)Io sinceramente non capisco perche ci si debba arrovellare (addirittura per anni) su questo tema. SEMBRA una cosa sensata 'il diritto all'oblio' ,tant'e' che come principio esiste, MA ESISTE sulla base di media DIVERSI da internet. Tutti gli altri (tv, giornali, libri) sono media 'passivi'. Cioe' sono li', e uno si beve quel che passa su quelle pagine. Ha un senso dopo qualche tempo "dimenticare" gli avvicendamenti sul "delitto di cogne" e non far piu articoli di giornale, libri, servizi tv che mi 'piombano' in casa...Ma internet NON e' cosi... e' un mezzo ATTIVO... sono IO che mi CERCO (e/o mi scrivo) le informazioni... quindi se OGNI giorno sono interessato a ricercare info sul delitto di cogne (e/o ne voglio scrivere) sono affari miei e alla peggio mi rivedro' sempre gli stessi articoli/citazioni ormai datate (ma presenti sulle tv/giornali dell'epoca e reperibili su internet). Ed e' assolutamente bene che sia cosi. Sono cose accadute, di cui si e' dibattuto e se voglio me le ricerco e rileggo ogni giorno. Anche se nel general mainstream dei media passivi non se ne parla piu (o quasi).Il diritto all'oblio su internet e' semplicemente un nonsense.Tutt'altra materia invece e' la cancellazione di dati personali archiviati, specie se per fini di marketing nelle sue varie forme. Quelli si che dovrebbero essere "obliati" dopo un po' di anni-
Re: Diritto all'oblio o all'amnesia?
Non dopo un po' di anni, SUBITO DOPO che uno ne fa regolare richiesta! E non è diritto all'oblio, è revoca della mia autorizzazione al trattamento.Questa storia poi del diritto all'oblio la trovo una boiata colossale proprio in via di principio... cosa vuol dire??? È sucXXXXX un fatto, bello o brutto, ieri o dieci anni fa non cambia nulla. Se quello che è riportato è vero (e se non lo è puoi sempre dire la tua, denunciare o quant'altro) e tu hai fatto una colossale XXXXXta beh... cavoli tuoi scusa... potevi pensarci prima. Io ho diritto di sapere.. e "io" siamo tutti.... normali cittadini, datori di lavoro, lavoratori, consumatori, elettori... Se tizio 2 anni prima dice A e poi oggi dice B io ho modo di sbatterglielo in faccia e di chiedere spiegazioni, se la ditta che vuole assumermi anni prima aveva un sacco di contenziosi per stipendi arretrati ho diritto di saperlo, se il candidato sindaco ha pendenze con la giustizia ho diritto di saperlo, se la zona dove costruiscono casa mia era prima una discarica o aveva problemi geologici ho diritto di saperlo, se il mio dirimpettaio è un ladro di motorini ho diritto di saperlo e così via... L'oblio c'è già nelle teste degli italiani che hanno la memoria MOLTO corta. Poi non è mica che uno sta tutto il giorno a cercare informazioni su tizio e caio... chiamiamo le cose col loro nome: insabbiamento e censura!-
Re: Diritto all'oblio o all'amnesia?
- Scritto da: ciccio quanta ciccia
chiamiamo le cose col loro nome: insabbiamento e
censura!Quoto, Internet ci libererà dalla menzogna e dalla demagogia, e in italia penso sia (dovrebbe essere) una priorità, visto il panorama dell'informazione.Chissà com'è che non li stanziano 'sti fondi per il digital divide... ;)
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Re: Diritto all'oblio o all'amnesia?
- Scritto da: ABOLIRE IL COPYRIGHT
Nessuno di noi, credo, abbia diritti sulla storia
di tutti noi.
Cosa ne pensate?Penso che non capisco.Esempio a caso: se io sto leggendo on-line la lista degli iscritti alla P2 e dentro vi ritrovo nomi noti, è un mio diritto saperlo e ricordarlo.Perchè loro dovrebbero impormi di dimenticarlo?-
Re: Diritto all'oblio o all'amnesia?
Perché così ti fregano senza che tu sappia che ti stanno fregando ;-) La conoscenza è potere. Infatti non c'è alcuna ragione logica per questo famigerato oblio ma solo interessi dei furbetti del quartierino... e non solo in Italia, ovviamente.
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Se Yahoo....
Fosse stata un'azienda italiana.. dubito che il giudice avrebbe sparato una "panzana" del genere.Negli stati uniti obama ha ricevuto a pranzo i maggiori esponenti di internet, google, facebook , ecc... noi cerchiamo di affossare qualsiasi progetto che sia teoricamente vincente.Tra l'altro Open Gate mi puzza tanto di qualcosa legata a gruppi televisivi... Vedasi T.Camiglieri che sa asolo dire "questo e' illegale" ed altre fesserie buttate qui e la vedasi"Internet: Camiglieri; sentenza su Yahoo storica, ora Google"... La cosa preoccupante che questo ci crede pure... contento lui.Non ci lamentiamo che in Italia tranne rarissimi esempi tutti tra l'altro delocalizzati a Silicon Valley non esista praticamente nulla!.-
Re: Se Yahoo....
contenuto non disponibile -
Re: Se Yahoo....
- Scritto da: master
Fosse stata un'azienda italiana.. Ehm.... adoro la fantacienza per carità ma... restiamo coi piedi per terra ;-) Yahoo! non sarebbe MAI potuto sorgere in Italia... al massimo sarebbe rimasta quella raccolta di segnalibri che era ai suoi inizi.-
Re: Se Yahoo....
Per non parlare che se accadeva una cosa simile, tutto l'intero circuito veniva messo sotto sequestro.
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QualsiasiCosa all'italiana
Il problema non è internet all'italiana, il problema è qualsiasi cosa "all'italiana". Ovvero l'incapacità portata a metodo di governo: diciamoci la verità, siamo nelle mani di televenditori di aspirapolveri politici. Per carità, lavoro più che dignitoso... ma gestire nazioni richiede compentenze un filino più complesse.-
Re: QualsiasiCosa all'italiana
.. come non essere d'accordo con te!!!il problema di fondo è purtroppo quello di capire se Lor Signori sono solo ignoranti in materia, incoscienti o incapaci....io propenderei per tutte e tre... e mi verrebbe da ridere, se non fosse che sono padre di due ragazzini!!buona giornata. -
Re: QualsiasiCosa all'italiana
STRAQUOTO !!! -
Re: QualsiasiCosa all'italiana
- Scritto da: nome cognome
Il problema non è internet all'italiana, il
problema è qualsiasi cosa "all'italiana". Immagina, immagina....Costruire una centrale nucleare "all'italiana".Ho i brividi
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