Palo Alto (USA) – E ‘ con scatto felino che IBM si lancia sul mercato dei sistemi IA-64, un settore che Big Blue ha seguito da vicino, visto che ha collaborato, a stretto contatto con Intel, per lo sviluppo dell’architettura, da cui ora può partire in una posizione avvantaggiata.
Big Blue conta infatti di irrompere sul mercato delle workstation IA-64 già dal primo giorno del lancio di Itanium, previsto pressappoco fra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio prossimi.
La prima workstation basata su Itanium costituirà il top di gamma della famiglia Z-Pro, supporterà il dual-processing e sarà inizialmente disponibile con Windows 2000. Ma IBM non poteva certo dimenticarsi di Linux, ed infatti ha già in programma modelli equipaggiati con le distribuzioni IA-64 di Red Hat, Caldera Systems, Turbolinux e SuSE. Previsto poi il supporto ad AIX 5L (conosciuto come progetto Monterey) ed a Whistler (quando uscirà, nel tardo 2001).
Grazie alla piattaforma a 64 bit, queste workstation possono indirizzare direttamente fino a 16 GB di memoria di sistema e potranno essere dedicate in settori a calcolo intensivo come quello dei grossi siti Web e dell’e-commerce, del data warehousing, del CAD e della computer animation.
L’asso nella manica forse più importante di IBM è quello di poter già contare su un buon parco software: attualmente sono infatti più di 200 le applicazioni che l’azienda ha certificato per girare sui suoi sistemi IA-64. Purtuttavia, IBM dovrà affrontare fin dall’inizio concorrenti del calibro di HP, Sun, Dell e Silicon Graphics: tutti nomi che nel campo delle workstation sanno il fatto loro.