Palo Alto – L’annuncio di Sun rappresenta una parziale vittoria per tutta la comunità di sviluppatori Java.
Dal prossimo 31 gennaio, infatti, la versione standard di Java potrà essere utilizzata per scrivere software libero da ogni royalty. Questo accade per la prima volta dall’ormai lontano 1996, anno in cui Sun ha presentato al mondo il suo rivoluzionario linguaggio.
La mossa di Sun viene dopo dure critiche da parte della comunità Java e, nonostante tutto, rappresenta ancora un successo a metà: Sun non ha infatti ancora appoggiato in pieno la nascita di uno standard né ha allentato i controlli sullo sviluppo.
Sun ha liberato da ogni licenza solo la versione standard di Java: la versione Enterprise, dedicata ai server di rete, e la versione Micro, dedicata alle info appliance, sono rimaste soggette ai vecchi vincoli.
In contemporanea alla notizia riguardante la cancellazione di ogni royalty da Java standard edition, Sun ha annunciato la disponibilità di Java 2 Enterpise Edition (J2EE), il nuovo strumento di sviluppo per software aziendale.
Basato sull’Enterprise JavaBeans, la tecnologia che facilita e potenzia la riusabilità del codice, la J2EE rappresenta una nuova sfida al modello di programmazione proposto da Microsoft e conosciuto con il nome di Windows Distributed Internet Applications.
Con la J2EE Sun ha pensato bene di integrare anche un’utile guida che illustra tutte le potenzialità del nuovo linguaggio alle aziende che intendono sviluppare applicazioni per l’e-commerce.
In contemporanea alla versione finale della J2EE, Sun ha rilasciato la versione beta di “Forte for Java, Community Edition”, un tool di sviluppo basato sulla tecnologia in precedenza conosciuta con il nome di NetBeans Developer 3.0. Il tool, che presenta un’interfaccia grafica intuitiva per lo sviluppo rapido di applicazioni Java, è disponibile per Windows, Solaris e Linux.