Jaxtr, la telefonia è gratuita. Per sempre?

Jaxtr, la telefonia è gratuita. Per sempre?

La start-up californiana offre chiamate a costo zero in tutto il Mondo. Dubbi, però, sul suo modello di business
La start-up californiana offre chiamate a costo zero in tutto il Mondo. Dubbi, però, sul suo modello di business

Roma – Fondata nel 2005 a Menlo Park, California, Jaxtr è una di quelle che società che da anni puntano sul “VoIP oltre Internet”, e oltre il modello di business à la Skype. Il VoIP, in questo caso, viene impiegato come vettore per chiamare un qualunque numero cellulare nel mondo direttamente dal telefonino, senza necessità di connessione o installazione di software aggiuntivo .

Il servizio base dell’offerta di Jaxtr, in particolare, dovrebbe servire da specchietto per le allodole nell’attirare clienti da dirottare in seguito sulle offerte a pagamento. Si parla naturalmente di chiamate gratuite, limitate ai soli utenti registrati al network di Jaxtr ma utili a raggiungere chiunque in ogni parte del mondo.

In effetti, anche se non bisogna installare niente, e non è in teoria necessario avere una connessione a Internet attiva, vi è l’obbligo di sottoporsi a un paio di passaggi intermedi che qualcuno potrebbe trovare tediosi: per chiamare un altro utente Jaxtr bisogna prima cercare il suo numero sul sito della società, ricevendo in risposta un numero locale da contattare.

Chiamando il numero fornito dal servizio, verrà spedito un SMS all’interlocutore contenente un recapito telefonico nelle sue vicinanze e, una volta chiamato il suddetto, la conversazione a costo zero avrà inizio senza limitazioni di tempo .

Utilizzando gli economici servizi a pagamento, Jaxtr permette di saltare completamente il tedio necessario a iniziare chiamate gratuite, e la speranza, o per meglio dire il modello di business scelto dalla società per continuare a esistere come operatore di VoIP, è che un numero sufficientemente esteso degli attuali 10 milioni di utenti dei propri servizi decida di metterci soldi propri .

A pesare sulle speranze di Jaxtr, e di tanti altri, è la difficilissima congiuntura economica. In attesa di far fruttare i risparmi promessi, Jaxtr ha già problemi di fondi, ha dovuto licenziare 13 persone e ha perso anche il suo CEO Konstantin Guericke.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
18 dic 2008
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