Kindle non ammesso all'università

Kindle non ammesso all'università

Due atenei statunitensi ne hanno bocciato l'adozione. Anche se l'editore consentisse il text-to-speech, l'ereader sarebbe inaccessibile per gli studenti affetti da cecità
Due atenei statunitensi ne hanno bocciato l'adozione. Anche se l'editore consentisse il text-to-speech, l'ereader sarebbe inaccessibile per gli studenti affetti da cecità

Kindle non sarebbe poi così il benvenuto nelle università statunitensi. In un ateneo del Wisconsin e presso la Syracuse University il software dell’ereader di Amazon ha suscitato alcune perplessità in materia di accessibilità: l’ utilizzo risulterebbe complesso da parte di utenti ciechi, per i quali la funzione text-to-speech potrebbe risultare fondamentale nella sostituzione di libri in braille o altri ausili tecnologici.

Con un comunicato ufficiale la National Federation of the Blind (NFB) ha dichiarato “di sostenere la decisione presa dalla Madison University e dalla Syracuse University di non adottare Kindle DX all’attuale stadio di sviluppo in quanto non utilizzabile da studenti ciechi”.

Tuttavia Marc Maurer, presidente dell’associazione, ha sottolineato che non si tratta di un veto permanente e che se adeguatamente modificato Kindle DX potrebbe essere un strumento veramente utile per concedere a tutti gli studenti di poter fruire degli ebook, anche se la funzione text-to-speech resta nelle mani degli editori.

Amazon si starebbe già muovendo per apportare le modifiche richieste al suo ereader, evitando così di perdere l’appoggio di NFB e del mondo universitario statunitense, indispensabile per poter competere con la sempre più fitta schiera di concorrenti.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il
13 nov 2009
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