Roma – A quasi due anni di distanza dal rilascio della prima versione stabile , il software open source Kolab torna a sfidare le soluzioni commerciali per il groupware con una nuova major release, la 2, che promette molte migliorie e novità.
“Kolab è un software per Linux capace di rimpiazzare Microsoft Exchange”, afferma il comunicato diffuso dal Kolab Groupware Project .
Il team di sviluppo di Kolab 2, sponsorizzato da un consorzio di aziende europee, sostiene di aver focalizzato i propri sforzi nel migliorare le performance, l’usabilità, il supporto ai software antivirus e antispam, e le funzionalità off-line e di condivisione.
Bernhard Reiter, CEO di Intevation e project coordinator, ha spiegato che con la nuova versione di Kolab gli utenti di KDE possono ora condividere le proprie cartelle di lavoro con gli utenti che utilizzano Outlook e viceversa.
La caratteristica saliente di Kolab è quella di archiviare tutti i dati degli utenti e dei progetti in un server IMAP utilizzando una struttura MIME: un approccio alquanto diverso da quello dei software per il groupware tradizionali, quasi tutti basati su database. Grazie a questa soluzione gli sviluppatori di Kolab affermano che il proprio sistema risulta sensibilmente meno pesante per i server: buona parte delle elaborazioni più gravose viene infatti eseguita dai client.
Alla base di Kolab si trovano componenti open source come Apache, Postfix, Cyrus e OpenLDAP. Con un tool commerciale, chiamato Toltec Connector 2.0, è inoltre possibile utilizzare Outlook come client per Kolab. Il progetto open source ha tuttavia sviluppato anche un’estensione per Kontact capace di trasformare il noto programma di PIM incluso in KDE in un client Linux per Kolab. È in sviluppo anche un client web-based che sarà disponibile verso la fine dell’anno.