Parigi – La Francia scoprirà la flat-rate a partire da questa primavera, se verranno portati a compimento i progetti dell’operatore telefonico dominante, France Telecom. Ci voleva il colosso dell’ex monopolio per dare avvio ad una nuova politica tariffaria, finora tentata senza quasi alcun successo da alcuni operatori che hanno pagato a caro prezzo la propria intraprendenza.
Fino ad oggi solo AOL France, divisione locale di AOL Europe, era riuscita a mantenere un servizio di accesso “all’americana”, senza limiti di tempo in cambio di un canone mensile. Ma persino AOL France ha poi dovuto rivedere la sua strategia tariffaria dopo l’ingrossarsi della protesta dei propri utenti, “traditi” da un servizio non all’altezza.
E mentre France Telecom annuncia di essere finalmente pronta a superare gli ostacoli che ha sempre descritto come “imponenti” per la flat-rate, il premier Lionel Jospin ricorda come sia decisivo l’accesso flat per la diffusione di Internet. Un accesso che però sia fornito con tariffe “contenute”.
E in Italia? Per le flat-rate è un pessimo momento, viste le numerose sollevazioni di tanti utenti contro la quasi totalità degli operatori… Sufficiente per chiunque fare un giro su newsgroup e altri luoghi di discussione dedicati, per scoprire come le aspettative dell’accesso all’americana per molti si siano tradotte in cocenti delusioni.
France Telecom sosteneva fino a qualche mese fa che flat-rate significa intasamento della banda ed è proprio su questo che sono falliti i progetti degli indipendenti che nell’ultimo anno hanno tentato di portare questo genere di accesso in Francia. Ora l’ex monopolista transalpino si impegna in una ristrutturazione e ampliamento delle capacità di rete in modo da garantire una connettività capace di rispondere ai legittimi desideri dei futuri utenti di flat. E questo consentirà ad altri operatori di offrire accesso senza limiti in cambio di canone. Succederà anche là quel che è accaduto in Italia?