La Naming Authority scompare

La Naming Authority scompare

di Enzo Fogliani - L'organismo che per anni ha deciso le regole dei domini italiani ha ora chiuso i battenti lasciando un'eredità che non andrà dispersa
di Enzo Fogliani - L'organismo che per anni ha deciso le regole dei domini italiani ha ora chiuso i battenti lasciando un'eredità che non andrà dispersa


Roma – Si è svolta due giorni fa a Milano l’ultima assemblea della Naming Authority , convocata per sancirne l’estinzione per impossibilità di raggiungimento dello scopo associativo. A larghissima maggioranza (90 voti a favore, 1 contrario, 24 astenuti) l’assemblea ha ufficialmente posto fine all’associazione che per un quinquennio (1998 – 2003) ha assolto le funzioni normative per il ccTLD.it, predisponendo le regole di naming che ancora oggi regolano l’assegnazione dei nomi a dominio italiani.

Come noto, tali funzioni normative sono oggi esercitate dalla Commissione per le regole costituita dall’inizio del 2004 all’interno del Registro, da cui si attende entro la fine dell’anno la revisione dell’attuale regolamento di assegnazione dei nomi a dominio.

L’assemblea ha rappresentato l’ultimo atto di quel processo di transizione che ha portato dal sistema dualistico basato sulla separazione fra Registration Authority e Naming Authority che aveva caratterizzato l’internet italiana, al sistema di un policy board interno al registro largamente adottato nel resto del mondo.

La Naming Authority lascia in eredità all’Internet italiana un impianto normativo che ha consentito al ccTLD.it di passare dai 45.000 domini del 1998 ai 961.000 domini del 2004 e di porsi come autorevole protagonista in ambito europeo.

Il patrimonio culturale e di esperienza della Naming Authority (di cui peraltro facevano parte la pressocchè totalità delle persone chiamate dal Registro a comporre la attuale Commissione per le regole ) non andrà comunque perduto.

Alla Naming Authority sopravviverà infatti la storica lista ita-pe , esistente sin dal 1994, sulla cui base la NA era nata, che tornerà alle sua originale funzione di luogo di discussione delle problematiche dell’internet italiana.

Enzo Fogliani

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Pubblicato il
14 lug 2005
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