Roma – La Naming Authority esiste formalmente ancora. L’assemblea dei soci del 28 aprile (vedi La fine della Naming Authority al riguardo) non ha infatti raggiunto il numero legale di partecipanti, e se ne dovrà indire un’altra: la volontà è di riunirsi entro la fine di giugno. Non sono pertanto state discusse e votate le due mozioni di scioglimento dell’associazione, quella più asettica di Giorgio Giunchi e la più puntigliosa proposta da me .
Per una volta, rimandare la decisione è stata la soluzione migliore: questa assemblea, come già la precedente del 30 dicembre scorso, doveva principalmente servire a scremare la lista degli iscritti, eliminando chi non ha partecipato alle ultime tre riunioni e quindi non è più presumibilmente interessato a discutere su questi temi. Alla prossima assemblea il quorum per le modifiche allo statuto dovrebbe ormai essere più facilmente raggiungibile, e soprattutto molte persone potranno venire a discutere di persona ed esprimere personalmente le proprie idee.
Ma anche se la Naming Authority non esisterà più, il suo gruppo di lavoro ITA-PE con la relativa mailing list non si scioglierà. In fin dei conti, “PE” sta per “posta elettronica”: le origini della lista sono precedenti alla gestione delle regole per i nomi a dominio!
Resta però da stabilire quale sarà lo scopo del gruppo: rimanere un semplice punto di incontro di vecchi compagni, oppure trovare un nuovo spazio, che non può che essere complementare a quello delle constituency che in questo momento esprimono i loro delegati nella Commissione Regole, l’organismo consultivo voluto dal Registro per sostituire la Naming Authoriry (vedi http://www.nic.it/RA/CR/ ). Un tranquillo pensionamento o un’araba fenice?