Wellington (Nuova Zelanda) – Si potrebbe pensare che lo abbiano fatto per evitare accuse di censura o per un nuovo afflato libertario, invece le autorità neozelandesi hanno agito per il motivo opposto. Riammettendo alla registrazione dei domini .nz sette termini vietati anni fa perché osceni, i neozelandesi hanno spiegato di volerlo fare perché sono parole che non coprono l’intero “scibile” della bestemmia e dell’oscenità. Non solo, essendo tutti termini in inglese, “le parole oscene” nelle altre lingue non avevano impedimenti a trasformarsi in domini .nz.
Ma quali sono le parole che le autorità hanno voluto bandire alcuni anni or sono e che oggi hanno riammesso grazie alla decisione della Internet Society of New Zealand ? Eccole (traduzione a carico del lettore ;-): fuck.co.nz, shit.co.nz, cocksucker.co.nz, cunt.co.nz, motherfucker.co.nz, piss.co.nz, tits.co.nz.
Secondo i vertici della Internet Society, il divieto era troppo poco efficace, non teneva conto della parole composte e delle infinite combinazioni di oscenità a cui queste possono dar luogo. E così, dallo scorso primo giugno, chiunque può registrare i domini osceni.