La posta dei lettori (25/6-1/7/00)

La posta dei lettori (25/6-1/7/00)

a cura di A. Del Rosso. Due interventi riguardanti lo scorso editoriale sul WAP ne criticano in qualche modo la "crudezza", sebbene anch'essi consiglino prudenza
a cura di A. Del Rosso. Due interventi riguardanti lo scorso editoriale sul WAP ne criticano in qualche modo la "crudezza", sebbene anch'essi consiglino prudenza


Ma 

Perché

Tanto 

Scetticismo 

Sul 

WAP? …visto che lei parlava di acronimi…

Personalmente non condivido il tono scettico-sarcastico (e forse anche un
po ‘ snob!) di cui sono carichi gli interventi di Punto Informatico in merito al
WAP. 

Siamo d’accordo che non sarà una "rivoluzione" (anche se il marketing
di providers e produttori ce lo vorrebbe far credere) ma… è davvero così
inutile? Non si tratta di mandare e-mail al posto di SMS! Ci sono varie
tipologie di informazione che può essere comodo consultare "in
piedi", per dirla con Carlà: ad esempio, non le capita di viaggiare? Avere
orari di treni e aerei a portata di mano può essere comodo. Se poi si può
anche tele-prenotare, fare tele-checkin (v. Alitalia)… Questi sono solo alcuni
esempi ma ne potremmo trovare svariati altri.

Cerchiamo di essere concreti: non gridiamo al miracolo, ma non snobbiamo una
tecnologia che può essere comoda. Credo che pochi di noi, potendo scegliere tra
un desktop (con un bel monitor 21 pollici e con un buon mouse con tanto spazio
intorno) ed un portatile (con schermo piccolo e quegli odiosi "brufoletti"
che spostano il cursore) sceglierebbe il portatile… eppure se ne vendono di
portatili! Così per il WAP non si sta pensando di sostituire niente: si avrà
qualche possibilità in più, tutto qui. Se poi ci sarà veramente gente che
conoscerà Internet attraverso il WAP… tanto meglio! Preferirebbe che non
conoscessero Internet del tutto?!? Vedrà che poi useranno anche il PC.

In un momento di grande omologazione sul Web (finirà questa moda dei
"portali" che non portano da nessuna parte, tutti uguali e tutti
abbastanza inutili?) vedremo chi saprà dare contenuto e fare siti interessanti
senza poter ricorrere a "banner, loghi, tabelle e scritte scorrevoli".

Se poi "GSM, WAP, GPRS, UMTS" sono cose con cui il vecchio mondo tiene
in scacco il nuovo mondo… caspita, ben vengano! Ce ne hanno vendute di cose
inutili loro, no? Se proprio dovesse essere un miraggio collettivo… può far
bene almeno all’euro!

Paolo Martino

Come ti ho già risposto privatamente, le mie intenzioni non erano tanto
quelle di denigrare le tecnologie wireless, certamente un pezzo importante del
futuro prossimo di Internet, quanto semmai di far comprendere come la tecnologia
WAP, in sé e per sé, è ancora una tecnologia monca, almeno fino all’avvento
delle reti UMTS. Ora, considerati i limiti ed i costi del WAP, a me non
sembra che la massiccia campagna di propaganda pro-WAP possa portare grandi
benefici ai consumatori, né guidarli verso Internet, perlomeno quella
"vera". A me non piace che il WAP
venga pubblicizzato, anche in Europa, quasi come si trattasse dell’avvento di
Internet nel vecchio continente: i numeri, qui da noi, non saranno quelli
dell’America, ma se mettiamo insieme i fattori sociali, culturali ed economici
che caratterizzano il nostro paese, io penso che Internet ha avuto una
buonissima penetrazione e ha di recente fatto segnare un boom che a mio avviso
ancora nessun sondaggio è riuscito a fotografare con dettaglio.

Per il resto concordo con quanto da te affermato: è bello sapere come
anche l’Europa possa nuovamente tornare a spingere un settore chiave nella
tecnologia delle comunicazioni mondiale; solo, cerchiamo di tenere la mente
lucida e non fare il passo più lungo della gamba. Il progetto Iridium dovrebbe
essere d’esempio.

Per quanto riguarda i portali, temo che il "boom" sia ancora lontano
dal terminare: questi punti d’entrata alla Rete, come li si definisce,
sembrano riscuotere un buon successo di pubblico, costano relativamente poco
(affidandosi quasi esclusivamente a contenuti sviluppati da terzi) e sembrano
rendere bene anche come ritorni pubblicitari. E’ pur vero che questi
conglomerati di risorse on-line risultano spesso davvero troppo
"commerciali", con poca informazione "utile" e, soprattutto,
dispersivi, talvolta persino "devianti".

 




Sono un utente di Internet da diversi anni (quasi ab ovo). Mi sono
incuriosito ai primi albori della "tecnologia" WAP, scaricandomi
perfino il toolkit della Nokia. Non so quale portata avrà l’introduzione di
questa (forse passeggera) moda-novità. Ma non è male che stimoli a pensare a
pagine Web di servizio un po’ più semplici e asciutte, magari prive di certe
ridondanze. Tanti arricchimenti alle pagine possono servire ma per una
navigazione veloce e di servizio sono un calvario anche con linee veloci e
accessi professionali su linee dedicate. L’altro dato interessante e certo è
che sempre più il ruolo di periferiche leggere e mobili, specie in Europa,
necessariamente si svilupperà nelle connessioni internet. Magari più come
terminali di accesso alla rete aziendale e di estensione del computer di casa
piuttosto che come mezzo di navigazione indipendente. In questo senso penso che
il WAP sarà una fase transitoria verso standard successivi. Ma che la strada
sia verso le tecnologie wireless sembra certo… se può esserci qualcosa di
certo nell’evoluzione tecnologica. 

Mario Romano

Caro Mario, con te abbiamo già avuto un breve scambio di e-mail e mi è
piaciuta in particolare la tua risposta al mio dubbio che il WAP, almeno in
questa fase, funga un po’ da specchietto per le allodole per far vendere più
cellulari ai giganti del settore e far guadagnare di più gli operatori di
telefonia mobile. Il tuo commento in proposito… 

Sono d’accordo. D’altra parte è storia antica. Al di là della cerchia
degli "eletti" esiste una "massa critica". Ovvero il numero
minimo di potenziali acquirenti non necessariamente esperti (anzi!) che possa
decretare il successo o meno di un prodotto. Esempio rapido: Pentium vs Celeron.
Sono tanti gli utenti tecnici che si "accontentano" delle prestazioni
di un Celeron, al contrario i più cercano nei negozi il Pentium III in quanto
tale (come poi lo sfrutterà 90% degli acquirenti non lo sa: io lavoro ancora
molto bene con un banale Pentium MMX 133 prima generazione). Il presupposto
della riuscita di un prodotto è credo proprio solleticare la massa con accurate
campagne fino a che da "massa di manovra" diventi "massa
critica". Il trucco è far diventare mito totemico ciò che si vuole far
vincere. L’antidoto, come sempre, una informazione capillare e di qualità. Se
le persone si informassero meglio su costi-benefici non correremmo il rischio
dell’acquisto emulativo per cui troppi a breve compreranno un cellulare solo per
aver il UAP 😉 Tra l’altro chissà che le catene di Sant’Antonio sul presunto
regalo di un cellulare (Nokia prima ed Ericsson oggi) non siano un’artistica
forma di spamming delle due aziende!

Eh, chissà… Del resto se gli hacker mettono persino in discussione gli
attacchi DoS di questo inverno, tutto può essere.

Tornando invece alla prima parte dei tuoi commenti, dove sottolineavi la
necessità ad un ritorno a pagine Web più sobrie e leggere, prendo la palla al
balzo per sottolineare, senza tema di smentita, come il sito di Punto
Informatico, almeno sotto questo punto di vista,  possa essere preso ad
esempio.

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Pubblicato il
25 giu 2000
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