La posta tradizionale vince sull'email

La posta tradizionale vince sull'email

Lo sostiene uno studio dei ricercatori della Surrey University britannica, secondo cui il dominio della posta tradizionale nelle famiglie è tale che la posta elettronica può solo fungere da sostituto al di fuori delle pareti domestiche
Lo sostiene uno studio dei ricercatori della Surrey University britannica, secondo cui il dominio della posta tradizionale nelle famiglie è tale che la posta elettronica può solo fungere da sostituto al di fuori delle pareti domestiche


Londra – La posta elettronica nelle case non è destinata a soppiantare la posta tradizionale. Lo sostiene uno studio condotto da alcuni ricercatori britannici della Surrey University.

Gli studiosi hanno trovato una corrispondenza tra il valore della posta elettronica in un ufficio, un valore elevatissimo, e quello della posta tradizionale in casa: altrettanto elevato.

“Il punto centrale – spiega il professore Richard Harper – è che la posta elettronica è stata studiata come strumento adatto a chi lavora in un ambiente produttivo, in un ufficio. Non per i comportamenti che si adottano in casa”. E l’esempio è quello di un genitore che lascia le bollette del telefono sulla porta della stanza dei figli per consentire loro di sapere quanto costano quelle lunghe telefonate pomeridiane agli amici…

Secondo gli studiosi, la lettera tradizionale non si limita a comunicare ma anche a “distribuire” le informazioni in una casa. La presenza di quei fogli, di quelle bollette, di quei racconti scritti su carta, nelle varie stanze della casa dà un valore diverso, più ampio, alla lettera stessa. “Dopo che la lettera è arrivata in casa – sostiene Harper – passa diverse fasi prima di essere gestita o buttata via”.

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Pubblicato il
12 mar 2001
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