La prima lampada OLED è un oggetto di design

La prima lampada OLED è un oggetto di design

OSRAM e il designer Ingo Maurer hanno collaborato alla realizzazione della prima lampada da tavolo OLED: un esempio delle potenzialità di illuminazione e risparmio
OSRAM e il designer Ingo Maurer hanno collaborato alla realizzazione della prima lampada da tavolo OLED: un esempio delle potenzialità di illuminazione e risparmio

L’aura di geekness emanata dalle nuova lampada OLED firmata dal designer Ingo Maurer è incomparabile. Non solo perché si tratta della prima lampada da scrivania in assoluto ad utilizzare tecnologia OLED, ma anche perché rappresenta la nuova frontiera dell’illuminazione. Già, perché ” Early Future ” è una scommessa anche per OSRAM, il colosso del settore di proprietà di Siemens, che con 50 tecnici si sta dedicando allo sviluppo delle soluzioni a diodi organici di domani.

Early Future “Early Future sarà prodotta in serie limitata. Funziona con elementi provenienti direttamente dai laboratori e dimostra l’enorme potenziale della tecnologia OLED per le applicazioni future nell’ambito degli oggetti di design e dell’illuminazione di interni”, si legge sul comunicato ufficiale ha accompagnato il lancio della lampada durante il recente Light+Building di Francoforte.

Il design di Maurer è senza dubbio austero e minimalista, e rappresenta “un importante passo nella transizione dall’astrazione fisica all’illuminazione funzionale”. Early Future, infatti, con uno sviluppo geometrico, valorizza la disposizione spaziale dei piccoli pannelli OLED da 132 x 33 mm: “Hanno un aspetto completamente diverso rispetto alle comuni sorgenti luminose – illustra l’azienda – non hanno bisogno di riflettori per dirigere la luce nella giusta direzione e neanche grandi connettori. La loro leggerezza permette la realizzazione delle visioni che perseguo da tempo”.

La tecnologia OLED, inoltre, muove già da tempo i primi passi nel segmento display e TV. Gli unici freni alla diffusione, ricorda CrunchGear , sono strettamente correlati ai notevoli costi di realizzazione e alla scarsa longevità del suo elemento organico, responsabile dell’emissione luminosa.

Le aziende leader del settore, comunque, non demordono. Sony è già presente sul mercato con lo schermo XEL-1 da 11 pollici, e Samsung ha promesso di voler rivoluzionare il mercato in meno di due anni. L’azienda coreana, infatti, avvierà la commercializzazione di un’intera linea di pannelli AMOLED (active matrix OLED) per monitor, laptop, e TV.

Secondo DisplaySearch le vendite di OLED cresceranno nel 2008 del 69%, nel 2009 dell’83% e nel 2010 del 53%. Per comprendere la portata del trend è sufficiente ricordare che si prevede che Samsung SDI, LG Display, Sony e CMEL quest’anno venderanno non meno di 17 milioni di display, praticamente 3,8 volte in più rispetto allo scorso anno.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
23 apr 2008
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