Roma – Se ne parla da anni e secondo l’Azienda sanitaria locale di Roma la “dipendenza da internet” non solo esiste, ma cattura anche un decimo dell’utenza italiana.
Questo il risultato più significativo di uno studio condotto dalla ASL che, in linea con quanto già individuato da chiacchierati espertoni nazionali e internazionali, sembra indicare nel forte uso di internet una vera e propria “patologia”.
Stando ai risultati della ricerca, la rete “risucchia” soprattutto le menti dei più giovani, attirati dalle chat o incapaci di distaccarsi dalla pornografia in rete. Al punto che per molti sarebbe traumatico porre fine alla connessione e dedicarsi ad altro. Tra gli uomini, il gioco online “violento” e proprio la pornografia sembrano rappresentare i due principali “fattori di rischio”, mentre le donne sarebbero immancabilmente attratte dalle chat, anche quelle “erotiche”.
Tra le conseguenze di questo genere di utilizzo della rete, hanno affermato gli esperti della ASL, sono una progressiva perdita di ore di sonno nonchè disturbi del sonno stesso, dissociazione e distacco dalla realtà, crisi d’ansia e depressione.