Tokyo (Giappone) – Se la futura console da gioco di Nintendo potrebbe non distinguersi per i cavalli sotto al cofano, lo farà certamente per il nome. Quello ufficiale, che rimpiazzerà il nome in codice Revolution , sarà infatti Wii , da pronunciarsi come il “we” (noi) inglese.
Quella con il pronome “noi” anglosassone non è un’assonanza casuale, specifica Nintendo, ma un modo per sottolineare come la nuova console si rivolga a tutti , senza distinzione di età, di sesso e di lingua parlata. L’accessibilità universale ai videogiochi è del resto un concetto assai caro all’azienda, ed uno dei motivi per cui la mamma di Mario si dice assai poco interessata a scontrarsi con le rivali Microsoft e Sony sul piano puramente tecnico.
Del nome “Wii”, Nintendo trova di particolare seduzione quella bizzarra coppia di “i” , che a suo dire richiamano l’immagine del piccolo e longilineo controller di revolution e quella di due persone che giocano insieme.
“Se il nome in codice Revolution ha rivelato la nostra direzione, Wii rappresenta la risposta”, si legge sul sito revolution.nintendo.com .
Il nome del successore di GameCube non sembra però convincere tutti , specie quelli che si erano ormai affezionati al più virile e aggressivo “Revolution”. Come si evince dai primi commenti apparsi su Internet, una parte di utenti trova che Wii sia un nome troppo breve e poco distintivo per una console da gioco: c’è ad esempio chi sorride al pensiero di recarsi presso un negozio e chiedere “una ui “. In Francia, osserva qualcuno, una tale domanda potrebbe suonare come “vorrei un sì”, con le conseguenze più o meno esilaranti che ci si può immaginare.
Nintendo ha confermato che Wii verrà lanciata sul mercato giapponese e americano entro la fine dell’anno, con tutta probabilità a novembre: in Europa la console dovrebbe invece sbarcare all’inizio del 2007. In ogni caso, il presidente di Nintendo, Satoru Iwata, ha promesso che tra la data di lancio giapponese e quella dell’ultimo paese in cui arriverà Wii passeranno non più di 14 settimane.