La superbatteria è micro

La superbatteria è micro

Ricercatori statunitensi realizzano un prototipo di batteria microscopica ma dotata di notevole efficienza sia nel rilascio che nello stoccaggio di energia elettrica. E si ricarica in un lampo
Ricercatori statunitensi realizzano un prototipo di batteria microscopica ma dotata di notevole efficienza sia nel rilascio che nello stoccaggio di energia elettrica. E si ricarica in un lampo

Uno dei lati negativi della miniaturizzazione dei moderni componenti elettronici è la sin qui conclamata impossibilità, per gli scenari applicativi che ne fanno uso, di replicare la stessa possibilità di ridurre (quasi) indefinitamente le dimensioni anche sulle batterie.

Stando a quanto sostengono i ricercatori della University of Illinois at Urbana-Champaign, tutto questo starebbe per cambiare grazie a una nuova tecnologia realizzativa per anodo e catodo: grazie all’uso di elettrodi “nanoporosi” in configurazione tridimensionale, dicono, è possibile ottenere batterie di dimensioni minuscole ma con capacità molto superiori rispetto agli accumulatori energetici attuali.

I ricercatori hanno assemblato un array tridimensionale di elettrodi nanoscopici – o “microelettrodi bicontinui integrati” – sfruttando leghe di nickel-stagno (anodo) e ossido di litio-magnesio (catodo), con link di connessione oro-cromo tra i singoli nano-elettrodi.

Il risultato del lavoro è una batteria che – spiegano i ricercatori – nello spazio di pochi millimetri conserva l’energia necessaria a far ripartire un’auto con la batteria a terra. Si tratta di livelli di densità energetica “equivalenti o eccedenti ai migliori supercondensatori”, dicono i ricercatori, o “2000 volte superiori a quelli delle altre microbatterie”.

La microbatteria che viene dall’Illinois è in grado di unire una altissima densità energetica assieme alla capacità di scaricare velocemente tale energia, e non bastasse il prototipo è in grado di ricaricarsi in un tempo pari a un millesimo del tempo necessario per la ricarica delle batterie standard.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
22 apr 2013
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