Milano – Fornire ai pazienti diabetici e al personale addetto un servizio multi-accesso (Internet e telefono) per migliorare la qualità della cura ottimizzando la comunicazione tra paziente e medico. Questo il senso del progetto M2DM che partirà dopo una prima sperimentazione da gennaio grazie all’accordo tra l’ Interactive Tv Freedomland e il Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica (C.B.I.M.) di Pavia del quale fanno parte, tra gli altri, l’Università degli Studi di Pavia, il Policlinico San Matteo di Pavia, la Fondazione Maugeri e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Il progetto M2DM (Multi-Access Services for Telematic Management of Diabetes Mellitus), promosso e finanziato dall’Unione Europea, si basa su tecnologie a basso costo che offrono all’utente un accesso di facile uso alla telemedicina e ai servizi informativi utili ad affrontare la patologia.
Una prima fase pilota del progetto, avviata alla fine del 2000, aveva già coinvolto un gruppo di quattro pazienti diabetici della provincia di Pavia, dotati dei servizi Freedomland per l’accesso dal televisore ai servizi di telemedicina offerti dal C.B.I.M. . L’iniziativa viene ora estesa a un campione di 40 pazienti.
Le speranze nel progetto sono molte, anche considerando che in Italia si contano circa tre milioni di diabetici, di cui il 90% di tipo 2 e il restante 10% di tipo 1. Fra questi pazienti, i soggetti insulino-dipendenti hanno bisogno di un continuo monitoraggio della malattia e di terapie mirate: sono infatti i pazienti più a rischio di coma diabetico e di altre complicanze.
Stando ad una nota, “con il prodotto Freedomland il paziente diabetico accede ai servizi di telemedicina del C.B.I.M. direttamente dalla tv di casa: con un semplice telecomando e una tastiera a raggi infrarossi comunica giornalmente e in tempo reale con il medico curante, aggiornandolo sulle proprie condizioni e ricevendo da quest’ultimo indicazioni sulla terapia e sulla dieta da seguire. La comunicazione avviene per T-Mail, ovvero per posta elettronica gestita da tv, ma anche per V-Mail, grazie alla quale ci si può scambiare messaggi vocali registrati sempre attraverso la televisione, e persino partecipare a forum e chat con altri pazienti diabetici.”
Intanto Freedomland, che ha modificato le proprie strategie dopo i travagli dell’ultimo anno, sottolinea di avere in cantiere una serie di ulteriori servizi per abilitare nuove funzionalità, come lo scarico automatico di dati provenienti da dispositivi esterni quale il reflettometro usato dai pazienti diabetici. Insieme al C.B.I.M. e ad altri enti, l’azienda sta valutando le possibili applicazioni di telemedicina nell’ambito di altre patologie croniche, come l’asma, l’ipertensione e le malattie pneumologiche.