La Toscana dà i natali a Internet@minori

La Toscana dà i natali a Internet@minori

Un nuovo istituto vigilerà sull'infanzia. Con l'obiettivo specifico di combattere il cyberbullismo ed educare gli adulti meno consapevoli dei pericoli che si annidano in rete per i loro figli
Un nuovo istituto vigilerà sull'infanzia. Con l'obiettivo specifico di combattere il cyberbullismo ed educare gli adulti meno consapevoli dei pericoli che si annidano in rete per i loro figli

Un nuovo istituto vuole affrontare la questione dei rischi che si annidono online per i giovani: si chiama Osservatorio azionale su Internet e minori (O “internet@minori”) e nasce a Firenze sotto l’egida del Corecom (Comitati regionali per le comunicazioni) della Toscana e in seno all’Istituo degli Innocenti. A presenziare alla sua inaugurazione, inoltre, anche il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Toscana, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ed il Coordinamento Nazionale dei Presidenti dei Corecom.

“Il nostro intento – ha detto Sandro Vannini, presidente di Corecom Toscana – è arrivare ad essere un riferimento di livello nazionale sia da un punto di vista della raccolta di ciò che è stato fatto sia per avviare iniziative di monitoraggio e ricerca”.

L’obiettivo del nuovo istituto sembra essere quello di informare e formare le famiglie, ma anche gli insegnanti ed i minori, sui rischi che si annidano in rete, nonché di intervenire contro le minacce del cyberbullismo e della pedopornografia , soprattutto attraverso il coinvolgimento diretto degli adulti che dovrebbero, secondo Vannini, “aprire un account sui social network ai loro figli ma conservarne le password per poter monitorare la loro posta privata”. Proprio nel social network viene individuato una delle preoccupazioni principali.

D’altronde secondo uno studio , realizzato dall’Istituto degli Innocenti insieme al Corecom toscano, il 17 per cento dei minori intervistati nell’ambito del progetto Trool (Tutti i ragazzi ora on line) ha avuto esperienze negative con qualcuno su Internet: numeri non trascurabili calcolando che – secondo lo stesso rapporto – sono circa il 47 percento ad avere un cellulare già in terza elementare.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
26 set 2014
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