La Voce governerà la Rete

La Voce governerà la Rete

L'ultimo rapporto in materia indica che le tecnologie di sintesi vocale saranno sempre più centrali allo sviluppo di servizi interattivi e innovativi in Rete. Oggi i portali attivabili via voce sono ancora soltanto esperimenti
L'ultimo rapporto in materia indica che le tecnologie di sintesi vocale saranno sempre più centrali allo sviluppo di servizi interattivi e innovativi in Rete. Oggi i portali attivabili via voce sono ancora soltanto esperimenti


New York (USA) – La Voce sarà l’interfaccia del futuro? Sembra non avere dubbi la Allied Business Intelligence (ABI), gruppo di studio e analisi legato al mondo della produzione hi-tech, che ha appena rilasciato un rapporto sul futuro delle tecnologie di sintesi vocale.

Stando agli autori del dossier Voice Recognition Systems , le attuali applicazioni di questi sistemi, per esempio nel caso di portali e servizi Internet attivabili via voce, non sono che i primi passi, cioè esperimenti di quello che un giorno sarà reso possibile dalla sintesi vocale. Oggi sono disponibili, anche in Italia, previsioni del tempo, andamento dei mercati, condizioni del traffico. Domani, sostiene lo studio, ci sarà una nuova generazione di servizi, personalizzati e basati sull’autenticazione vocale, sulla possibilità dunque del sistema di identificare l’utente con cui questo “parlerà”, dialogando su temi e servizi che a quell’utente sono utili.

Le nuove tecnologie sono al centro non solo dello sviluppo delle interfaccia Internet ma, com’è naturale, anche delle nuove applicazioni wireless. Proprio per il mondo della telefonia mobile, sostiene lo studio, i nuovi sistemi apriranno orizzonti di servizio che oggi sono soltanto “intravisti” dagli operatori più innovativi.

Tutto questo sarà basato sullo sviluppo di standard tecnologici, come il VoiceXML , che già adesso stanno guadagnando attenzione presso tutte le maggiori industrie di settore. Il nuovo mercato, chiamato vCommerce, nei soli Stati Uniti potrebbe raccogliere un giro d’affari di 50 miliardi di dollari, stando all’ABI.

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Pubblicato il
3 ott 2000
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