Richmond (USA) – C’è voluto un anno, ma alla fine la casa automobilistica tedesca Volkswagen è riuscita a dimostrare di avere il diritto di possedere il dominio vw.net, registrato in origine dal provider Virtual Works.
Un tribunale federale americano in Virginia ha infatti stabilito che il provider aveva registrato quel dominio nel 1998 al solo scopo di rivenderlo a caro prezzo all’impresa europea con un tipico atto di cybersquatting.
Virtual Works aveva presentato ricorso al giudice dopo che nei mesi scorsi il tribunale di Alexandria, in Virginia, aveva stabilito il diritto di Volkswagen di possedere quel dominio. Il provider non si era rassegnato sostenendo di non essere un cybersquatter e di aver quindi diritto a quel dominio. Con la sentenza delle scorse ore viene messa una parola definitiva sul caso.
A “tradire” Virtual Works è stato il contatto cercato nel dicembre 1998 con Volkswagen, per comunicare di essere pronto a mettere all’asta il dominio se la casa automobilistica non avesse presentato un’offerta entro 24 ore.