L'addio a Kotok, pioniere dei videogiochi

L'addio a Kotok, pioniere dei videogiochi

Era tra i progettisti di quello che viene considerato il capostipite d'ogni videogioco. Ha lavorato con gli hacker del MIT, divenuti alcuni dei più importanti personaggi nella storia dell'informatica
Era tra i progettisti di quello che viene considerato il capostipite d'ogni videogioco. Ha lavorato con gli hacker del MIT, divenuti alcuni dei più importanti personaggi nella storia dell'informatica

Cambridge (USA) – Alan Kotok è morto a 64 anni nella sua casa nel Massachussets. Pioniere dei videogiochi e protagonista di quella che l’autore Steven Levy ha definito ” rivoluzione informatica “, Kotok ha avuto un ruolo determinante alla creazione di Spacewar (vedi foto), considerato il capostipite dei videogiochi.

Kotok, stroncato da un attacco cardiaco, entrò al MIT all’età di appena 16 anni, dove prese parte al Model Railroad Club , il luogo dove grandi personalità dell’informatica hanno contribuito a plasmare il significato del termine “hacker”, inteso come appassionato di tecnologia elettronica e autodidatta della tecnologia.

Un'immagine del primo videogame “Gli unici soldi che ho fatto grazie a Spacewar”, disse in un’intervista rilasciata al New York Times nel 1990, “sono dovuti alla mia attività professionale come consulente legale per le aziende videoludiche finite in tribunale”: il ruolo di Kotok nello sviluppo di Spacewar è stato comunque determinante per la storia del medium videoludico.

Durante la sua carriera ultratrentennale nell’informatica, Kotok è stato il chief architect di Digital Equipment, prima acquisita da Compaq e oggi parte di HP , ed è annoverato tra gli inventori della serie di calcolatori PDP-10 , considerati gli “antenati” degli attuali personal computer.

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Pubblicato il
5 giu 2006
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