L'anello mancante dei transuranici

L'anello mancante dei transuranici

Ricercatori russi e statunitensi sintetizzano l'elemento 117, riempiendo il buco della tavola periodica. Aprendo la strada a una nuova era di studi della chimica degli elementi
Ricercatori russi e statunitensi sintetizzano l'elemento 117, riempiendo il buco della tavola periodica. Aprendo la strada a una nuova era di studi della chimica degli elementi

Dopo 70 giorni di lavoro intensivo con un acceleratore di particelle in Russia e 6 atomi sintetizzati, un team di ricercatori russo-americano ha finalmente confermato di aver scoperto l’ ununseptium , elemento transuranico superpesante dotato di 117 protoni e scarsa propensione alla stabilità atomica. Si tratta dell’anello mancante a lungo cercato per completare la tavola periodica , un elemento altamente radioattivo che conferma il lavoro di ricerca sin qui fatto e alimenta le speranze di andare molto oltre i 118 protoni sin qui raggiunti in laboratorio.

L’ununseptium, nome in codice dell’elemento 117 che sarà destinato a lasciare il passo a quello “ufficiale” ma solo tra un bel po’ di anni, pesa il 40 per cento in più del piombo e resiste allo stato “naturale” per non più di una frazione di secondo, dopo di ché decade in una selva di particelle più leggere con tanto di rilascio di energia come previsto dalla celebre formula E=mc al quadrato.

La sinterizzazione del nuovo elemento ha richiesto un lavoro faticoso e lungo più di due mesi, periodo di tempo nel quale i ricercatori hanno bombardato atomi di calcio contro un altro elemento transuranico raro, il berkelio , dotato di 97 protoni (5 in più dell’uranio). Il risultato, come dimostrano le analisi delle reazioni avvenute nell’acceleratore di particelle, sono appunto 6 atomi di ununseptium con numero atomico 117 .

L’individuazione dell’elemento è di notevole importanza perché va a segnare il completamento della tavola periodica sin qui scoperta, conferma la teoria che già aveva portato alla sinterizzazione dei suoi “vicini” elemento 116 e 118, e soprattutto conforta i ricercatori nella loro caccia a una fantomatica “isola di stabilità” di elementi superpesanti stabili.

Da qualche parte oltre un nucleo contenente 120 o 126 protoni (e 184 neutroni), recita la teoria, esistono atomi massicci eppure capaci di mantenere stabilmente la propria esistenza senza decadere, per anni e anche oltre.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 9 apr 2010
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