L'App Store respinge i Nine Inch Nails

L'App Store respinge i Nine Inch Nails

La band, che si è vista rigettare un'applicazione dallo store di iTunes per via di contenuti non adatti al pubblico, accusa l'azienda di Cupertino di adottare politiche paradossali e inadeguate. Apple, per ora, tace
La band, che si è vista rigettare un'applicazione dallo store di iTunes per via di contenuti non adatti al pubblico, accusa l'azienda di Cupertino di adottare politiche paradossali e inadeguate. Apple, per ora, tace

Tornano ad infuriare le polemiche contro i criteri utilizzati da Apple nelle operazioni di check-in relative all’immissione di nuove applicazioni sull’App Store per iPhone e iPod Touch: a far discutere, questa volta, è il rifiuto da parte dell’azienda di Cupertino di ammettere nello store la versione aggiornata di un’applicazione, nella fattispecie quella dedicata a tutto ciò che ruota intorno ai Nine Inch Nails , storica band da tempo buttatasi a capofitto nella sperimentazione tecnologica come nuovo canale di distribuzione dei contenuti. La motivazione del rifiuto sarebbe quantomai semplice: l’applicazione fa riferimento a contenuti “discutibili” a livello morale ed etico. Nel mentre, infuria la rabbia di Trent Reznor, leader della band: esprime tutto il suo dissenso sul web utilizzando canali ad ampia risonanza come Twitter e meditando sulla via che porta al jailbreak.

L’applicazione, denominata nin: access è stata da poco introdotta sullo store dell’azienda di Cupertino ed è disponibile al download in maniera gratuita. Nonostante l’immediato feedback positivo ricevuto soprattutto dalla comunità di fan e supporter della band, non nuova a questo genere di sortite fuori dagli standard, l’applicazione si è dimostrata instabile, soggetta secondo molti utenti a ripetuti crash e che ha costretto i programmatori assoldati dal management della band a rimettersi al lavoro per fornire un aggiornamento che risolvesse i numerosi bug riscontrati. In attesa dell’approvazione da parte di Apple, che negli ambienti vicini ai NIN veniva vista come una formalità, la band si è vista negare l’update dell’applicazione alla versione 1.0.3.

La motivazione data dallo staff dell’iPhone Developer Program, inviata in un’email divulgata dallo stesso Trent Reznor sul forum ospitato sul sito ufficiale della band parla chiaro: l’applicazione è basata su contenuti discutibili che violano la sezione 3.3.12 dell’iPhone SDK Agreement, che fa esplicito divieto di postare applicazioni che facciano riferimento in ogni forma, sia visiva che testuale a contenuti osceni, pornografici, diffamatori o offensivi. Sulla gogna sarebbero finiti in particolar modo i contenuti di The Downward Spiral , controverso e criticato album della band risalente al ’94 in cui Reznor e soci affrontano temi nichilisti e, nella specifica title track si parla di pistole puntate in faccia con conseguente <em<bang e sangue a litri. La richiesta di Apple è una sola: apportare le necessarie modifiche all’applicazione e inserirla nuovamente sullo Store.

La reazione di Reznor non sì è fatta attendere: l’artista contesta ad Apple il fatto che la canzone incriminata non è direttamente presente nell’applicazione ma sarebbe scaricanbile nella sezione dei podcast, raggiungibile peraltro anche dalla versione dell’applicazione regolarmente registrata sull’App Store. Secondo il leader della band non sarebbe però questo l’unico paradosso riscontrato nella vicenda: “Puoi acquistare The Downward Spiral su iTunes ma non puoi usufruire di un’applicazione per iPhone che può contenere una canzone con linguaggio esplicito” ironizza il frontman dei NIN. “E se qualcuno scrivesse nel forum presente sull’applicazione incriminata qualche parolaccia? – polemizza – Credo che anche questo caso rientri nella classificazione di materiale indecente”.

Per assurdo, aggiunge Reznor, secondo la logica che ha portato all’esclusione dell’applicazione dal marketplace della Mela non dovrebbe essere possibile avere accesso anche ad applicazioni come Safari, che possono portare a contenuti che in grado violare il regolamento imposto da Apple ai suoi sviluppatori. Ancora una volta torna ad essere sotto accusa il metodo di giudizio utilizzato dallo Store nell’ammissione dei contenuti, già ampiamente criticato in occasione della vicenda dell’ applicazione shakera-neonati . In questo caso il ban sembrerebbe essere dovuto alla coscienza del singolo revisore che ha vagliato l’applicazione e, più in generale, alla scelta del sistema delle review dell’azienda, accusato di essere ampiamente discutibile.

In attesa dei commenti dell’azienda di Cupertino sulla vicenda, per Trent Reznor e soci la rabbia sembra essere tanta, al punto da spingerli a considerare di rendere l’applicazione disponibile nell’ampio circuito dei dispositivi sbloccati. Una soluzione estrema, forse un vero e proprio sfregio nei confronti delle posizioni di Apple, che comunque mantiene a detta della band il miglior ecosistema sul mercato, sancito dal connubio tra offerta di software e popolarità del dispositivo. A chiunque possa consigliare di migrare verso altri lidi, la risposta di Trent Reznor è quantomai chiara e precisa: “Android è molto cool, ma paga il fatto di non avere molti utenti, così come l’ottimo Blackberry paga il suo hardware a dir poco inconsistente” precisa . “Se Apple non troverà una soluzione, con molta probabilità renderemo l’applicazione disponibile alla community del jailbreak – continua – dal momento che non abbiamo investito tempo e soldi su questa applicazione per vederla svanire tra le clausole di una policy assurda”.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
5 mag 2009
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