Un nuovo sistema laser, ideato presso i laboratori dell’Università Statale del Michigan, potrebbe accrescere enormemente le chance di sopravvivenza dei soldati americani costretti a pattugliare le pericolose strade del Medio Oriente.
Il laser è pensato per scovare gli ordigni improvvisati ( IED ) e nascosti dai guerriglieri sui cigli delle strade, un tipo di minaccia alla sicurezza delle truppe statunitensi che negli anni si è dimostrata molto popolare ed estremamente efficace nella sua azione distruttiva.
Il laser funziona in coppia con una videocamera per favorire la scansione delle zone sospette dalla giusta distanza di sicurezza, ed è in grado di riconoscere le singole molecole dei composti presenti negli ordigni esplosivi: un primo impulso corto colpisce la molecola e la fa vibrare, mentre un secondo impulso lungo “legge” tale vibrazione identificando le molecole in relazione alla suddetta vibrazione.
Marcos Dantus, a capo del team che ha condotto la ricerca, spiega che il laser e il metodo di scansione molecolare erano stati inizialmente sviluppati per essere impiegati sui microscopi da laboratorio, ma dopo opportuno lavoro di adattamento – cui non hanno fatto certo difetto lauti finanziamenti del Departement of Homeland Security (DHS) – si è riusciti a dimostrare la loro efficacia anche nell’identificazione degli esplosivi.
Alfonso Maruccia