Roma – Quello che è ormai diventato probabilmente l’organismo di controllo più rilevante nello sviluppo della Società dell’Informazione, l’ Autorità TLC , è travolto in queste ore dai moltissimi impegni, al punto da dover sacrificare i contatti con molti o moltissimi utenti internet italiani.
Sulle pagine del sito del Garante, infatti, viene descritto con notevole diligenza l’utilizzo che gli italiani possono fare di un comodo indirizzo di posta elettronica con il quale contattare l’Autorità:
“Per informazioni sulle attività dell’Autorità è possibile contattarci tramite e-mail all’indirizzo info@agcom.it”. Con tanto di avvertenze “sull’uso proprio della posta elettronica:
– La posta elettronica non può essere utilizzata per il formale inoltro all’Autorità di informazioni e documenti ai sensi della normativa in vigore e non deve contenere informazioni confidenziali o sensibili. Il contenuto dei messaggi inviati in forma elettronica dal personale non esprime l’orientamento ed il parere dell’Autorità. I messaggi di posta elettronica, inviati e ricevuti, sono considerati alla stregua di corrispondenza telefonica meramente informativa”.
Quale mezzo più comodo di un’email? Eppure da qualche tempo, come segnalano a Punto Informatico alcuni lettori e come è stato possibile verificare, l’indirizzo email ufficiale del Garante delle TLC non accetta ulteriori messaggi; il gestore di posta utilizzato dall’Autorità è infatti categorico:
” : permission denied. Command output: maildrop: maildir over quota”.
Troppi messaggi. L’errore fornito dal buon Postfix usato da Agcom segnala che c’è troppa posta sul server, segno probabile che gli italiani, in effetti, proprio via email vorrebbero poter contattare il Garante.