Prima di giungere all’attuale periodo di pace tra Irlanda del Nord e Regno Unito, gli inglesi combattevano il terrorismo della Irish Republican Army con tutto quello che potevano. Anche con le lavanderie automatiche nei vicoli di Belfast , ha confermato un ex-ufficiale delle SAS britanniche operativo in Irlanda per 10 anni.
La rivelazione, raccolta dal Washington Post e riproposta dal network di Gizmodo , descrive come il piano “folle” fosse stato suggerito per tenere sotto controllo la guerriglia irlandese e i simpatizzanti alla ricerca di tracce di esplosivo e quindi di possibili indiziati da arrestare.
Troppe erano state le perdite per l’Inghilterra e occorreva a tutti i costi scovare i responsabili della produzione delle bombe. Le lavanderie venivano costruite da britannici ma date in gestione a personale del posto , a cui venivano poi forniti una gran quantità di coupon di offerte speciali del genere “paghi uno lavi due” colorati in maniera diversa a seconda delle strade, in modo da poter individuare con maggiore facilità la zona di provenienza del cliente / sospetto.
Il passo successivo era poi quello di passare ogni singolo indumento infilato nei cestoni delle macchine lavatrici, guanti, mutande, pantaloni e quant’altro, in uno scanner in grado di subodorare tracce di residui di ordigni esplosivi .
Il sistema si è rivelato essere molto efficace , ha detto l’ex-agente inglese, portando all’individuazione e all’arresto di un numero non specificato di terroristi e fiancheggiatori, alla confisca di numerose bombe, armi e ingredienti per la produzione di esplosivi.
L’operazione di intelligence ha permesso di risparmiare vite umane sia tra gli inglesi che tra i militanti dell’IRA ed è saltata fuori perché gli Stati Uniti, impelagati nella campagna infinita in Iraq, le stanno studiando tutte per trovare una via di uscita.
Alfonso Maruccia