Le gogne elettroniche sono bucate

Le gogne elettroniche sono bucate

Lo afferma la MSNBC su indicazione di 2600.com, secondo cui le liste digitali americane di persone condannate per crimini sessuali possono essere facilmente modificate da interessati crackers. Con rischi per tutti
Lo afferma la MSNBC su indicazione di 2600.com, secondo cui le liste digitali americane di persone condannate per crimini sessuali possono essere facilmente modificate da interessati crackers. Con rischi per tutti


Web – Le gogne elettroniche possono essere violate e i nomi che compaiono nelle loro liste possono essere modificati così come qualsiasi altro dettaglio. Uno studio condotto dalla MSNBC non lascia scampo ad almeno nove dei siti che in diversi stati federali americani elencano dati personali e immagini di individui condannati per reati sessuali.

L’allarme sollevato dal rapporto è notevole, perché quelle liste pubbliche possono venire manipolate e modificate: potrebbe finire in quegli elenchi chi non ci dovrebbe entrare, molti nomi potrebbero essere cancellati e rimpiazzati con nomi e dati fittizi, e via dicendo.

La MSNBC si è mossa dopo essersi resa conto che in alcuni dei siti dedicati, un qualunque navigatore poteva avventurarsi in directory interne che normalmente dovrebbero essere protette da password e da altri sistemi di sicurezza.

Ad agevolare il lavoro della testata USA ci hanno pensato quelli di 2600.com , celebre sito dedicato ad hacking e dintorni, che hanno offerto alla MSNBC dati su come “criminali senza grandi conoscenze o terroristi potrebbero penetrare nei database dei registri”.

In tutti i casi rilevati pare che i diversi gestori delle gogne elettroniche non abbiano applicato ai sistemi di rete utilizzati le patch e le procedure necessarie per “chiudere” modalità di accesso indesiderate, bug noti da anni.

Ora i vari stati coinvolti sostengono che in ogni caso i dati non avrebbero potuto essere modificati da chi avesse avuto accesso al sistema. Una dichiarazione non condivisa da 2600.com, secondo la quale “quei dati avrebbero potuto essere modificati e nomi di innocenti finire in quelle liste provocando nei loro confronti una possibile istigazione a crimini, estorsioni, attacchi”.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
16 gen 2001
Link copiato negli appunti