Falmouth (USA) – Se attrezzati di macchina del tempo si ritornasse indietro di mezzo secolo e si pubblicasse la notizia circa la possibilità di inviare lettere da sotto al mare, probabilmente la prima domanda che i lettori si farebbero sarebbe: “Ma come faranno a non farle bagnare?”
Potenza di una nuova tecnologia per la trasmissione di dati in ambiente marino sviluppata da un’azienda del Massachusetts, tecnologia con la quale un sottomarino americano è riuscito a trasmettere, da 400 piedi di profondità, e-mail a circa 5 Km di distanza, appoggiandosi ad una boa-ripetitore. Un record per questo genere di comunicazione.
La nuova tecnologia utilizza onde sonore per trasmettere dati alla “folle” velocità di 2.400 byte per secondo: velocità ridicola se confrontata a quelle che comunemente utilizziamo sui nostri desktop, ma di tutto rispetto se consideriamo l’ambiente operativo.
In realtà, la trasmissione di dati digitali attraverso l’acqua non è una novità assoluta, ma di certo è la prima volta che si possono raggiungere velocità e distanze sufficienti per un suo utilizzo pratico.
Oltre a servire per scopi militari, questa nuova tecnologia potrà essere adottata dall’industria e dai centri di ricerca che hanno la necessità di lavorare in fondo al mare.