Legale il file scrambling

Legale il file scrambling

Vittoria legale per i finlandesi di Viralg: il file scrambling è perfettamente legittimo e gli autori che lo hanno denunciato devono fare marcia indietro. Andiamo avanti contro il P2P, dice l'azienda
Vittoria legale per i finlandesi di Viralg: il file scrambling è perfettamente legittimo e gli autori che lo hanno denunciato devono fare marcia indietro. Andiamo avanti contro il P2P, dice l'azienda


Helsinki – Il sistema contro il P2P illegale basato sul principio del file scrambling non lede in alcun modo le leggi finlandesi sulle telecomunicazioni. Rendere illeggibili i file che girano sul peer-to-peer, dunque, non è un attentato ai diritti di alcuni: questo il risultato ottenuto in tribunale da Viralg , azienda produttrice di questo nuovo modo di combattere la pirateria in Internet.

Le polemiche erano iniziate dopo la pubblicazione di alcune piccole anticipazioni sulla tecnologia creata dalla software house di Helsinki. Su alcuni siti specializzati si erano levate discussioni riguardo la validità e la legalità del sistema di file scrambling messo a punto per ostacolare i download illegittimi sulle reti P2P. Un sistema che, come già noto ai lettori di Punto Informatico, è pensato per far circolare file inutilizzabili mascherati per apparire in tutto e per tutto come file funzionanti di contenuti (film, musica o software).

Pekka Salinnen, musicista della fredda Finlandia, aveva inoltre sollecitato la polizia finlandese ad indagare sulla natura del file scrambling. Secondo Salinnen, l’attività di Viralg è illegale perché interferisce sulle telecomunicazioni , pratica vietata dalle leggi finlandesi.

“Resta da sapere quali fossero i reali moventi dietro questo assalto nei nostri confronti”, controbattono i responsabili Viralg. “La nostra tecnologia funziona, nonostante quanto apparso in blog e newsgroup. E si limita a corrompere soltanto i file da proteggere, il cui download costituirebbe reato”.

Viralg attacca poi i detrattori e tutti coloro che non credono alle proprie mirabolanti promesse: di qui a breve fornirà una dimostrazione pratica della propria tecnologia che, dicono, “non è applicabile soltanto alla rete Kazaa”. Per il momento non è possibile saperne di più sulle reali potenzialità del sistema messo a punto in Finlandia: “Rivelare troppe cose potrebbe creare immediato scompiglio nelle reti P2P”, dichiara un portavoce Viralg in un comunicato stampa. Ma prima o poi la tecnologia dovrà emergere e dovrà quindi fare i conti con orde di programmatori e smanettoni pronti a scoprirne debolezze e vulnerabilità.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
3 mag 2005
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