Libri/Dal DNS ai device driver di Linux

Libri/Dal DNS ai device driver di Linux

Due opere davvero approfondite che sviscerano in profondità l'uno il servizio DNS e Bind, l'altro i device driver sotto Linux
Due opere davvero approfondite che sviscerano in profondità l'uno il servizio DNS e Bind, l'altro i device driver sotto Linux


Titolo: DNS and Bind
Autori: Paul Albitz e Cricket Liu
Editore: O?Reilly
Pagine: 482

Questo libro è considerato da molti system administrator una sorta di Bibbia per quanto riguarda il DNS ed i servizi offerti da Bind.

Il libro, diviso in 15 capitoli e 5 appendici, potrebbe essere suddiviso idealmente in due parti. Una prima parte in cui si parla di che cosa è e come funziona il servizio di DNS e una seconda parte, più tecnica, in cui si illustra come gestire e ottimizzare il servizio.

I primissimi capitoli raccontano la storia del servizio DNS ed illustrano le necessità che hanno portato alla nascita di un risolutore di nomi di dominio: sarebbe impensabile, infatti, in una rete delle dimensioni di Internet riferirsi alle macchine sulla rete ancora attraverso semplici indirizzi IP numerici.

Nella parte centrale del libro troviamo la parte più importante dell?intera opera: l?installazione, la configurazione e il successivo mantenimento di un server DNS. Ed è proprio da questi capitoli che è possibile notare la preparazione tecnica dei due autori e quanto il libro possa essere veramente indispensabile.

Interessante è il capitolo sulla security e sulle funzionalità avanzate, come la crittazione dei pacchetti di scambio DNS e la prevenzione dei maggiori attacchi portati contro i server DND, un servizio su cui poggia la sicurezza dell’intera rete. Gli autori illustrano come sia possibile implementare regole Acl (Access Control List) per permettere solo determinati host il collegamento e la successiva query al server su cui gira il servizio di DNS. All?interno troviamo anche un esauriente paragrafo che tratta il tuning del sistema, cioè la possibilità di ottimizzare il servizio per poter avere il massimo risultato in termini di prestazioni.

Gli ultimi capitoli del libro sono dedicati alla programmazione avanzata utilizzando le librerie di routine del servizio Name Server, in cui viene spiegato come sia possibile utilizzare, attraverso script di shell o attraverso i linguaggi di programmazione come C e Perl, le funzioni del DNS.

Per concludere, quest’opera non dovrebbe mancare nella libreria di ogni sistemista che si rispetti.


Titolo: Linux Device Drivers
Autori: Alessandro Rubini
Editore: O?Reilly
Pagine: 421

?Com?è possibile scrivere driver per device sotto Linux e da dove si inizia??. Questa è una domanda che mi sono sempre fatto e a cui fino ad ora non ho mai saputo dare una risposta. La soluzione di questo ?enigma? è possibile trovarla in quest?opera, in cui l?autore, ingegnere elettronico, svela tutti i segreti del mondo dei device driver su Linux e tratta un argomento che nessuno fino ad ora aveva mai affrontato.

Il libro rappresenta una sorta di guida alla programmazione avanzata che attraverso validi esempi spiega il funzionamento dei device driver e il ruolo che gioca il kernel.
Nella prima parte del libro vengono spiegati gli elementi di base per la programmazione di device driver: il funzionamento del kernel, la differenza tra kernel monolitico e kernel a moduli, i vantaggi del supporto a moduli e la programmazione di questi ultimi.

Prima di iniziare a parlare della vera e propria programmazione di device driver, l?autore dedica un intero capitolo alle tecniche di debugging, in cui spiega in modo esaustivo la possibilità di eliminare errori e monitorare i programmi scritti attraverso le funzionalità offerte dal kernel di Linux.

La seconda parte del libro tratta gli elementi fondamentali per la gestione di un driver: le operazioni avanzate dei dispositivi a carattere, il temporizzatore, la gestione delle porte. Inoltre troviamo un capitolo sulla gestione della memoria in cui si mettono a confronto, indicando i pro e i contro, le varie funzioni per l?allocazione e la gestione della memoria e la possibilità, come indica l?autore, di giocare in modo “sporco” (Playing Dirty), cioè di come è possibile effettuare operazioni, che di norma non potrebbero essere fatte, evitando i crash di sistema.

Nella terza parte del libro troviamo la programmazione dei dispositivi a blocchi, della loro gestione e dei metodi avanzati per il loro utilizzo. Come esempio di programmazione di block device, l?autore propone lo studio e l?analisi di un dispositivo di rete e delle sue problematiche, analizzando in modo molto dettagliato la sua struttura e l?integrazione con il resto del sistema di networking.

La parte finale del libro è dedicata a uno sguardo approfondito ai vari bus dei personal computer, in particolare viene descritto il funzionamento dell?interfaccia PCI, ormai uno standard di fatto per moltissime piattaforme hardware. Non è facile trovare informazioni tecniche e particolareggiate di questo bus, di come funziona, di cosa succede all?avvio della macchina e di come viene indirizzato: in questo libro l?autore, con parole semplici e chiare, erudisce il lettore spiegando vita, morte e miracoli, degli arbitri dei bus.

In ultima analisi, il libro si presenta non tanto come una guida ai device driver ma come una vera enciclopedia informatica in cui vengono spiegati in modo dettagliato, ma semplice, il funzionamento del kernel e la sua architettura.
Unica pecca: al libro non è allegato nessun CD-ROM.

Giuseppe Augiero

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Pubblicato il
20 mar 2000
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