Roma – Era il 22 aprile del 2002 quando un celebre servizio di informazione americano, lo Scripps Howard News Service, rese accessibile online una pagina con la notizia della morte dell’ex presidente americano Ronald Reagan, deceduto invece due anni più tardi. Ieri un errore simile è toccato ad AdnKronos : la pubblicazione online di una notizia ferale come l’annuncio della morte del Pontefice è stata data prima che ciò accadesse davvero.
A darne notizia sono numerosi lettori di Punto Informatico che hanno scritto in redazione raccontando l’accaduto e la sorpresa. In pratica, accedendo al sito di Google News , e inserendo “Papa” come keyword di ricerca, veniva restituita come prima notizia l’annuncio “Il Papa è morto”. Ma a quell’ora, parliamo del pomeriggio, il Pontefice era ancora vivo.
“Sono le 18.45 circa, torno a casa dal lavoro – scrive F. – mi connetto a internet e cerco informazioni sullo stato di salute del Papa.. apro il fido Google, digito Papa, do invio e leggo la triste notizia, ma non vedo riferimenti precisi all’ora.. penso di andare sulla pagina principale, digito www.adnkronos.com e con stupore vedo che sulla homepage non viene citata la notizia, soltanto che Navarro ne comunica la gravità della situazione..”
Inutile dire che a qualche ora dalla sua pubblicazione l’articolo è stato rimosso dalla stessa AdnKronos, un errore veniale dovuto a qualche clic di troppo che ha già tradito più volte importanti agenzie di mezzo mondo. Da segnalare, invece, che il decesso di Giovanni Paolo II è stato comunicato ai reporter via SMS ed e-mail, due tecnologie che hanno consentito di diffondere immediatamente la triste ma attesa notizia.
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E come sempre...
...chi scrive o non ha mai visto un' asta su Ebay o è in malafede.Se io ho un cd originale di cui mi voglio disfare e che mi è costato, mettiamo, 15 euro, che faccio... lo metto all' asta su Ebay a 15 euro? Ma neppure a 12 euro, ma neppure a 10.Metterò un prezzo di partenza di 1 euro (anche per tenere basse le commissioni) e poi vedrò come agisce il mercato.Se poi il cd non interessa praticamente a nesuno e finisco per venderlo a 3 euro mi viene in casa la GdF perchè il prezzo rispetto al mercato è sroporzionato di 5 a 1?Mi viene da ridere al solo pensiero...Non è certo la mancanza di proporzione fra il prezzo di mercato di un oggetto e il prezzo di offerta o di vendita a determinare la sua provenienza illecita o il fatto che sia una contraffazione... su queste basi è assurdo invocare l' incauto acquisto; si oppone a ciò il principio del buon senso che si va su Ebay per realizzare, se possibile, degli affari.AnonimoRe: E come sempre...
Il commento mi pare un po' fuori luogo: è chiaro che tu citi il tipico caso di scambio tra privati che, come riportato nella premessa, esula dalla definizione di "commercio" ed è quindi escluso dall'ambito applicativo del decreto.AnonimoRe: E come sempre...
Da quel che posso vedere in e-bay non ci sono solo privati ma veri negozi virtuali gestiti con tutta evidenza da professionisti. In questo caso si tratta di commercio o no? Vista la impossibilità concreta di verificare la provenienza della merce questi sarebbero da evitare....Mi sembra poi impossibile definire una soglia oltre la quale un prezzo diventa "troppo basso per essere vero".Il 50% in meno ? il 35%? il 61,57%?Inutile nasconderlo: è il solito maldestro tentativo di infilare in una giusta causa (difendersi dalla contraffazione) gli interessi di qualche gruppetto o gruppone (difendersi dalle nuove tecnologie) a tutto svantaggio di noi consumatori.AnonimoRe: E come sempre...
Se tu vendi un CD usato e di fatto lo e' puoi venderlo tranquillamente ad 1 euro.Ma se tu vendi in vendita l'ultima novita' pubblicata dichiarando che e' nuova ad 1 euro e lo fai con 2000 feedback positivi appare evidente che:1) Un privato non puo' vendere cosi' tanto e soprattutto tanti prodotti nuovi;2) Posso facilmente immaginare che quel CD non abbia provenienza legittima e quindi in caso non lo fosse potrei essere colpevole proprio per quanto scritto nel DL 35.Il Decreto non vuole limitare gli scambi, vuole limitare la pirateria.Saluti.Stefano ScardoviPresidente ASSECOMAnonimoRe: E come sempre...
- Scritto da: Anonimo> Se tu vendi un CD usato e di fatto lo e' puoi> venderlo tranquillamente ad 1 euro.Esempio : Festa di compleanno. Ricevi in dono 2 cd uguali. Ne metti 1 su Ebay. Le commissioni sono di 0.10? per un prezzo inferiore ai 2 ? ( altrimenti sono di 0.30? se non erro per un prezzo sui 9? ).Inoltre hai piu' probabilità di vendita se lo poni a 1? piuttosto che a 9?Che fai? non lo vendi a 1? per non rischiare? ( cioe' non ho libertà di vendere al prezzo che dico io? )> Ma se tu vendi in vendita l'ultima novita'> pubblicata dichiarando che e' nuova ad 1 euro e> lo fai con 2000 feedback positivi appare evidente> che:> > 1) Un privato non puo' vendere cosi' tanto e> soprattutto tanti prodotti nuovi;Sai quanti vendono prodotti acquistati in Cina in Italia?Sai quanti di loro sono "negozi"? Un privato puo' vendere 2000 prodotti facilmente se vuole. Non vedo perche' questa dovrebbe essere una limitazione.> 2) Posso facilmente immaginare che quel CD non> abbia provenienza legittima e quindi in caso non> lo fosse potrei essere colpevole proprio per> quanto scritto nel DL 35.Una volta ( non troppi anni fa ) si diceva "innocente fino a prova contraria". Oggi invece verrebbe da dire " si è colpevole preventivamente "> Il Decreto non vuole limitare gli scambi, vuole> limitare la pirateria.E lo si fa nel peggiore dei modi possibiliryogaRe: E come sempre...
> Esempio : > Festa di compleanno. Ricevi in dono 2 cd uguali.> Ne metti 1 su Ebay. Le commissioni sono di 0.10?> per un prezzo inferiore ai 2 ? ( altrimenti sono> di 0.30? se non erro per un prezzo sui 9? ).> Inoltre hai piu' probabilità di vendita se lo> poni a 1? piuttosto che a 9?E ti capita 2000 volte di ricevere dei doppi regali?> Sai quanti vendono prodotti acquistati in Cina in> Italia?> Sai quanti di loro sono "negozi"? Se sono negozi non possono vendere all'asta legalmente. Se non sono negozi (non hanno partita IVA) non possono comprare per rivendere legalmente.> Un privato puo' vendere 2000 prodotti facilmente> se vuole. Non vedo perche' questa dovrebbe essere> una limitazione.Non puo' vendere 2000 prodotti nuovi.> Una volta ( non troppi anni fa ) si diceva> "innocente fino a prova contraria". > Oggi invece verrebbe da dire " si è colpevole> preventivamente "Assolutamente no.> E lo si fa nel peggiore dei modi possibiliPotrebbe farlo meglio, ma da qui a dire che questo decreto uccidera' l'e-comemrce legittimo mi pare eccessivo. Questo ho segnalato.Saluti.Stefano ScardoviPresidente ASSECOMAnonimoRe: E come sempre...
- Scritto da: ryoga> Un privato puo' vendere 2000 prodotti facilmente> se vuole. Non vedo perche' questa dovrebbe essere> una limitazione.Il problema sta proprio qui.Se vendi qualche decina di pezzi l'anno via ebay.... e' molto probabile che tu sia un privato.Se vendi 2000 pezzi in un anno.... la cosa puzza un bel po' perche' suona MOLTO strano che tu abbia 2000 pezzi nuovi cosi' per caso.Ora fai due conti.....Consideriamo che ogni pezzo venga venduto a 1 euro....Tu ricavi 2000 euro e mettiamo li hai pagati 50 centesimi.Hai un guadagno netto (perche' non ci paghi sopra ne' tasse ne' iva) di 1000 euro.Uno che lo fa di professione..... per tenere il tuo stesso prezzo di 1 euro praticamente lo fa gratis.Se gli va proprio grassa su quelal cifra avra' un guadagno netto di 2-300 euro.E' vero liberalizzare il mercato ma devi mettere i vari soggetti a partire dallo stesso punto senno' il mercato e' drogato e non c'e' possibilita' di concorrenza.O non fai pagare le tasse all'azienda..... oppure fai pagare le tasse al "privato".Un esempio tipico sono i CD/DVD vergini.CHi opera in italia e' costretto a chiudere perche' oltre ad esserci una marea di siti all'estero che possono permettersi dei rpezzi piu' bassi dei concorrenti italiani (il prezzo finale e' piu' basso del solo obolo SIAE che un operatore italiano e' costretto a pagare)..... c'e anche tutto quel gruppo di persone ch ecompera scatoloni di cd/DVD all'estero e li vende poi all'asta.IN entrambi i casi l'azienda che opera in italia.... sara' costretta a chiudere perche' per essere concorrenziale (e dessere legale al 100%) lavorara' gratis.Ora, io capisco che alla gente non gliene frega niente...e basta risparmiare.... pero' poi non dica che stiamo andando semrpe peggio.Mi viene in mente la lotta dei piccoli commercianti controi grandi centri commerciali....di qualche anno fa.Li' pero' si partiva dal presupposto che sia il centro commerciale sia il bottegaio sottocasa pagassero le tasse.Se il centro commerciale avesse avuto una sorta di "lasciapassare" per non pagare le tasse non redo che avremmo visto molto centri commerciali alprire.Ripeto: concorrenza va benone....e' il polmone del commercio... ma cerchiamo di mettere tutti i concorrenti sullo stesso piano...altrimenti di concorrenza non c'e' proprio niente.MauroAnonimoper il Sig. Presidente
>.........> Il Decreto non vuole limitare gli scambi, vuole> limitare la pirateria.> lasciamo che siano le Fiamme Gialle a controllare su ebay quelli che spacciano, come nuova, merce piratata ed evitiamo di legiferare caç°ç°ate, che come unico risultato, penalizzano gli utenti internet.Concorda ?salutiTrentAnonimoAnch'io ero scettico...
fino a due anni fa' non mi sarei mai azzardato a comperare nulla in internet.Mi sono dovuto ricredere. Tutti gli acquisti sono andati a buon fine tranne uno (per colpa delle poste e non per il mittente). Dai CD in bulk, ai cellulari.consigli: poste-pay, trasporto assicurato, e fiducia nel prox.OssequiTrent.AnonimoRe: Anch'io ero scettico...
Come si fa a consigliare postepay?!?Per l'acquirente non ci sono problemi, ma voglio vedere che faccia fa il venditore quando scopre che qualcuno ha usato il codice che ha inviato per farci caricare i soldi.Sapete che non è sempre richiesto il ccv2?Non ci credete? provate sul sito ryanair!Il sistema migliore è paypal. Sia per il venditore che per chi compra, che può bloccare il pagamento in caso di problemi.Tra l'altro chi vende con il paypal non ha diritto a chiedere ulteriori spese dovute ai costi di paypal stesso.grassmanRe: Anch'io ero scettico...
Ha parlato di usare postepay come carta di "debito" prepagata, siamo a livelli di intuito zero eh!?- Scritto da: grassman> Come si fa a consigliare postepay?!?> Per l'acquirente non ci sono problemi, ma voglio> vedere che faccia fa il venditore quando scopre> che qualcuno ha usato il codice che ha inviato> per farci caricare i soldi.> Sapete che non è sempre richiesto il ccv2?> Non ci credete? provate sul sito ryanair!> > Il sistema migliore è paypal. Sia per il> venditore che per chi compra, che può bloccare il> pagamento in caso di problemi.> > Tra l'altro chi vende con il paypal non ha> diritto a chiedere ulteriori spese dovute ai> costi di paypal stesso.AnonimoRe: Anch'io ero scettico...
Chi vende con il paypal non ha> diritto a chiedere ulteriori spese dovute ai> costi di paypal stesso.APPUNTOAnonimoRe: Anch'io ero scettico...
> Tra l'altro chi vende con il paypal non ha> diritto a chiedere ulteriori spese dovute ai> costi di paypal stesso.E chi glielo dice ai venditori di e-bay?AnonimoEra il caso di pubblicarla?
[QUOTE]Inizio col dire che le vendite fra privati non sono contemplate nell'ordinamento giuridico italiano ed europeo come commercio elettronico.[/QUOTE]Se non erro, non si diceva che quello era il "commercio elettronico", ma che un utente truffato da un acquisto fatto in rete ( da privato o da negozio, poco importa ), non ci riprova +. Specie se gli prosciugano la carta di credito! ( ok che oggi non dovrebbero esistere polli che danno a chiunque il num di carta di credito. )[QUOTE]Dunque è senza dubbio sviante dichiarare che questo decreto possa "cozzare con le speranze del commercio elettronico"[/QUOTE]Es. : l'ultima volta che ho acquistato online, da un'entita'(persona o negozio), dovevo spendere 100 euro con carta di credito, e me ne sono stati addebitati 300.Non comprero' + su internet...perche' non so dove sono finiti i miei soldi!(Sia chiaro....non e' il mio caso...era per far capire il perche' cio' poteva influire sul commercio elettronico )[QUOTE]L'Art. 1 Comma 7 del decreto legge tanto bistrattato è abbastanza chiaro. Non tutti quelli che comprano prodotti illeciti (contraffatti, rubati, ecc.) incorrono nelle sanzioni, è necessario che siano prodotti che "per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l'entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà intellettuale".[/QUOTE]Legge tanto vana quanto inutile.Se compro ad un prezzo troppo basso, potrei avere problemi.Peccato che al mercato o online, il 90% delle "persone" ti rilascia un documento di vendita.Molte volte addirittura, persone si spacciano per grandi aziende. Inoltre, ci sono prodotti (su alcune aste) a prezzi estremamente interessanti.Es. : Lettori Mp3 da 1 Gb, in Italia costano intorno ai 150? se non erro....su queste aste sugli 80?.E' materiale rubato? Penso proprio di no.E' contraffatto? No...non ci sono marche sopra...[QUOTE]È un po' come acquistare un CD musicale a 5 euro al mercato da un venditore con una coperta stesa in terra: si puo' essere ragionevolmente certi che si tratti di un prodotto contraffatto e quindi di una vendita illegale.[/QUOTE]Questa e' diffamazione allo stato puro!Ci sono persone che vendono dischi e cd di molti anni fa di artisti "poco" noti a 5?. Eppure sono cd Originali.(Ricordiamoci che 5? dovrebbe essere il prezzo "normale", mentre quello da "furto" dovrebbe essere qualsiasi prezzo superiore agli 8?...tanto per restare nella legalità)[QUOTE]Continuando con l'esempio: è' altrettanto plausibile pensare che sia una vendita autorizzata se, nello stesso mercato, andiamo ad acquistare lo stesso CD - venduto al suo prezzo regolare e con tanto di bollino SIAE - presso un venditore con un furgone attrezzato.[/QUOTE]Quindi un Cd con bollino SIAE e ad un prezzo inferiore a quello del negozio non e' originale? Ma stiamo scherzando o abbiamo alzato il gomito ieri sera?[QUOTE]Qualora anche questo CD fosse in realtà contraffatto l'acquirente non potrebbe in alcun modo essere ritenuto colpevole della violazione.[/QUOTE]E chi lo spiega alla GdF? Tu? Chi gli garantisce che hai speso 10? e non 5?? Non penserai mica di conservare gli scontrini ( che diventano illeggibili dopo 6 mesi ) per tutto il tempo di un cd...vero?[QUOTE]I siti di commercio elettronico professionali devono rispettare determinate leggi e, soprattutto, debbono fornire dei riferimenti certi ai propri acquirenti (ragione sociale, partita iva, recapiti fisici e telefoni, etc.).[/QUOTE]Che potrebbero esser falsi. Che potrebbero cambiare dopo 3 mesi che uno ha acquistato un prodotto... [QUOTE] Qualora il consumatore ricevesse un prodotto su cui nutre dei dubbi, le forze dell'ordine potrebbero facilmente effettuare le debite verifiche.[/QUOTE]Il cittadino deve essere tutelato a priori e FUORI da qualsiasi problema legale. Invece con questa legge il cittadino e' TENUTO a controllare l'originalità del prodotto PENA dover pagare multe salatissime. ( Il truffato che viene punito anche dallo stato! )[QUOTE](Acquisto su aste et simila)Di fatto già la descrizione dichiarata e il prezzo di vendita possono a volte far nascere dei sospetti. Se poi al momento del ricevimento della merce questa non corrisponde alle caratteristiche promesse è sempre possibile rivolgersi alle autorità e denunciare l'accaduto dimostrando facilmente che si è vittima dell'illecito e non coautore come segnala la legge.[/QUOTE]Una volta ci si limitava "all'incauto acquisto". Oggi invece il cittadino oltre a subire un danno, rischia anche di finire nel penale.Ma per cortesia!!!!Usciamo un'attimo dal campo musicale ( che onestamente e' l'unico dove non ho mai avuto intenzione ne di scaricare ne di acquistare alcunche' ), ma pensiamo un attimo agli abiti.Come si fa a riconoscere che un prodotto e' originale?Come si fa a riconoscere che una borsa e' originale?Dobbiamo fare tutti dei corsi da ispettori presso le aziende di moda?[QUOTE]Quindi, online, come nella vita di tutti i giorni, chi agisce rispettando le leggi (che peraltro già c'erano, ad esempio quelle che regolano l'incauto acquisto e la ricettazione) non ha nulla da temere. Nel caso si trovi ad essere vittima puo'con fiducia rivolgersi alle autorità competenti. E, come nella vita reale, è bene prestare particolare attenzione nei confronti di coloro che ci offrono a condizioni assolutamente fuori mercato prodotti di cui non possiamo verificare qualità, origine e provenienza.[/QUOTE]L'incauto acquisto, non aveva alcuna conseguenza sull'acquirente "truffato", e la ricettazione e' un discorso totalmente diverso da quello di questo articolo.Insomma...l'autore dell'articolo, potrebbe togliersi l'armatura di Don Chisciotte dato che ricopre un ruolo abbastanza importante.( Anche la toga dell'azzeccagarbugli.... non gli sta bene )ryogala verità è che hanno paura di E-Bay
non a caso la lettera è del presidente dell:Associazione italiana operatori del Commercio ElettronicoAnonimoRe: la verità è che hanno paura di E-Bay
Non credo ci sia nessuna paura, ma neppure la voglia di sentirsi dire che il commercio elettronico è morto!Credo che nessuno sano di mente possa pensare che se una legge crea fastidi a Ebay questo significhi che *tutto* il commercio elettronico debba tirare le cuoia.Paura di Ebay per cosa poi?I commercianti non possono vendere attraverso le aste, possono farlo solo i privati.Quindi in teoria sono cose talmente diverse che non dovrebbero neppure toccarsi...Se poi di fatto c'è qualcuno che fa il 'furbo' vendendo tanto quanto un negozio, ma aggirando tutta la normativa e perciò non pagando le debite tasse...Beh, questa persona sta infrangendo la legge...e, sinceramente, io sono stufa di pagare le tasse anche per lui!ciaoariaAnonimoRe: la verità è che hanno paura di E-Bay
C'è chi sobbalza sulla sedia, io ci faccio le capriole con la sedia quando sento certe cose :-)E-bay non credo possa dar fastidio a nessun commerciante che fa correttamente il suo lavoroQuello che dà fastidio è che qualcuno usi questa piattaforma per lucrare ed arricchirsi in modo indebito e disonesto? Chi? 1) tutti quei privati che vendono più di un commerciante o un grossista e si intascano il 100% della differenza costi - ricavi (non c'è solo l'iva come sostiene qualcuno, ci sono tante altre tasse ed adempimenti che chi vuol fare il lavoro in regola deve pagare ed osservare; giusti o non giusti ci sono e bisogna rispettarli... o mi sbaglio?)2) e pure quei commercianti che fingendosi privati vendono container di merce bypassando le tasse. Buon lavoroFilippoAnonimoPaura del libero mercato?
Pare che la preccupazione principale di questo governo è di privileggiare i privileggiati.Viene tolta la possibilità a noi poveri comuni mortali di (s)vendere qualcosa che non ci serve più per la paura che i commercianti non possano incrementare i propri utili.Uso ebay con attenzione e soddisfazione. Ho acquistato, tra le tante cose, un deumidificatore usato da 24l/day a 100 euro, quando avrei dovuto spenderne almeno 300 per uno nuovo.Chi l'ha venduto l'ha fatto perchè non gli serviva più (si è fatto il condizionatore) e ci ha guadagnato un bel centone.Del resto pure io mi sono sbarazzato di alcuni libri letti e di alcuni dvd originali visti e rivisti per pochi euro. Ma anche altra roba più seria.Che hanno paura che il mercato possa diventare globale e il prezzo più adeguato al bene che si acquista?Hanno paura che io compri i dvd vergini a 30 centesimi da un sito tedesco perchè la siae non ci specula sopra?Hanno paura che il mercato diventi libero, e che siano non i cartelli, ma gli acquirenti a fare il prezzo?Per fortuna che si spacciano per liberisti e liberali.Ci hanno vietato il p2p, ci vietano ebay... ci vieteranno pure la possibilità di discutere sui forum?grassmanRe: Paura del libero mercato?
Dove leggi nel testo del decreto che non puoi comprare a buon prezzo prodotti usati?Anche io ho acquistato il lettore DVD su ebay, e quando mi e' arrivato c'era lo scontrino di acquisto.In questo caso, come nel tuo, il nuovo decreto non ha nulla da dire. Ha da dire invece se compri qualcosa di illegale avendo gli estremi per identificarlo come illegale. In questo caso il "libero mercato" che alcuni vorrebbero senza alcuna regola toglierebbe certamente forza a chi ne ha troppa ma anche tutti i diritti che oggi i consumatori hanno.Se compri merce illecita da un "privato" su ebay e non funziona non pensare al diritto di recesso o ai 2 anni di garanzia.Saluti.Stefano ScardoviPresidente ASSECOMAnonimoRe: Paura del libero mercato?
- Scritto da: Anonimo> Anche io ho acquistato il lettore DVD su ebay, e> quando mi e' arrivato c'era lo scontrino di> acquisto.Ma come... ma le aste non sono solo tra privati?ahi ahi ahi ahi...Hai infranto l'articolo 18 comma 5 (di che codice poi?).Secondo: chi stabiliva il prezzo pieno del lettore che hai preso convinto certo di fare un buon affare?Terzo: chi ti dice che quel lettore comunque sia non sia stato rubato e rivenduto?AnonimoRe: Paura del libero mercato?
Si rilegga il proprio post e poi si rilegga la sua lettera a PI.Poi si vada a denunciare e a denunciare il negozio.Altrimenti Lei e la sua coerenza andatevene a chiedere asilo politico ad Arcore!!!The FoXRe: Paura del libero mercato?
Da quando in qua un commerciante non può acquistare per uso privato come un qualsiasi cittadino?non capisco tutto questo accanimento... non è che ci sia da parte vostra l'intenzione di capire come vi comoda?Le aste sono ammesse tra privati, ma non se ad attivarle è un commerciante... mi spiace ma questa è la legge italiana.Forse non sarebbe più giusto permettere anche ai commercianti di usare le aste per vendere? forse non farebbe comodo anche a loro potersi liberare in questo modo delle giacenze?ciaoariaAnonimoUna legge non chiara e inutile
Io una cosa non capisco : perchè tutto questo?!?Come dice "Stefano Scardovi", Presidente Assecom, "Se poi al momento del ricevimento della merce questa non corrisponde alle caratteristiche promesse è sempre possibile rivolgersi alle autorità e denunciare l'accaduto dimostrando facilmente che si è vittima dell'illecito e non coautore come segnala la legge"Ma questa cosa non esisteva già?!?Se io compro un prodotto che pago e penso non sia originale, basta fare una segnalazione ... .alora che bisogno c'è di fare una legge, come al solito non affatto chiara ma aperta a diecimila interpretazioni, che non garantisce nulla al cittadino ma garantisce tanto ai soliti pochi privilegiati?!?Si parla di diritti d'autore, di cose che un semplice cittadino deve rispettare ... ma dove le grandi Major, le grandi ditte rispettano il citadino?!?Prendiamo solo il cinema.Uno paga 7 euro di biglietti, e si deve sorbire prima dell'inizio del film 20 minuti e passa di pubblicità e il film che come al solito inizia in ritardo.Piu' la solita pubblicità falsa che avvisa che duplicare è reato etc etc .... reato penale in piu', malgrado le assicurazioni di tanti nostri ministri che non è piu' reato penale ......In pratica la solita bufala, tassa sui cd vergini, tassa sui cd normali .... ma quante volte paghiamo le tasse?!?Prendiamo poi un esempio conceti di un telefilm Stargate.In Italia è in vendita una stagione di quel telefilm in 6 dvd per un prezzo complessivo che supera i 110 euro e passa.All'estero, Francia, Germania tanto per citare, l'intera stagione in cofanetto con tracia italiana 70 euro.E' illegale allora?!?No perchè proprio originale.Allora perchè in Italia si paga 40 e passa euro un piu'?!?Perchè siamo italiani.La legge dice una cosa, questa legge.Poi plausibile o non plausibile tocca a decidere al magistrao.Come al solito, come il Patto di Sanremo e tanti decreti realizzati, una legge ionutile con un'urgenza che nessuno capisce.Ma si sa, quando si tratta di rendere complicate le cose ai cittadini, eccoci qua.Una rticolo della Costituzione afferma che sono i cittadini a fare lo Stato, che lo Stato deve proteggerli e assisterli.Sarò un abbaglio, ma qua sembra proprio il contrario.ma tant'è, siamo solo Italiani, equindi ... evvia L'Italia.A quando il prox decreto che nessuno ritiene utile ma che verrà approvato lo stesso?!?AnonimoRe: Una legge non chiara e inutile
> Prendiamo poi un esempio conceti di un telefilm> Stargate.> In Italia è in vendita una stagione di quel> telefilm in 6 dvd per un prezzo complessivo che> supera i 110 euro e passa.> All'estero, Francia, Germania tanto per citare,> l'intera stagione in cofanetto con tracia> italiana 70 euro.> E' illegale allora?!?> No perchè proprio originale.> Allora perchè in Italia si paga 40 e passa euro> un piu'?!?> Perchè siamo italiani.Se nonriesci a trovarlo da NESSUNA parte in italia allo stesos prezzo di quelli ch evendono in Francia (do per scontato che in entrambi i casi sia originale) non ti viene dapensare che magari quello che ci mangai sopra non e' forse il negoziante ma lo stato e la SIAE?Ovvio che a te non te ne frega nulla di lui.....ma a lui puo' allor anon fregargliene niente se tu poi protestii perche' l'adsl in italia costa 3 volet quella che la stessa Telecom da in Francia.C?e pero' una differenza: Telecom in Italia non ha reali concorrenti e tu ti devi rivolgere ead essa volente o nolente.... il venditore di DVD ..... invece ha 2000 cocncorrenti stranieri e quindi sara' per forza costretto a chiudere.AttilioAnonimoLe aste on line SONO E-commerce!
Questa è bella!Poichè un decreto legislativo definisce un determinato tipo di vendita "asta", allora questa non sarebbe Commercio Elettronico...e che fine fanno le altre normative, tra le quali il D.Lgs. n. 70/2003??E' troppo lungo e ovvio smascherare un concetto elementare e rimando alle definizioni giuridiche di commercio elettronico e ai vari volumi pubblicati in materia...Tra i tanti volumi pubblicati in materia in materia consiglio di soffermarsi sulle varie opinioni dottrinali secondo le quali difficilmente un'asta on line può essere ricompresa nei rigidi schemi dell'asta come contemplati nel D.Lgs 114/98.Buona lettura all'autore dell'articolo che probabilemnte poco ha letto in materia.Andrea LisiPS Quindi quando si parla ovunque di e-commerce C2C o P2P si sta dicendo una fesseria???? :-)PS2 La verità è che quel decreto legge è un'assurdità che tende - come al solito . a far ricadere sui privati o su chi non ne ha competenza i mali della contraffazione....a tutto van5taggio degli interessi del "più forte"....ma questa è una'ltra storia...troppo lunga....(www.scint.it)PS3 Bello poi il sito di questa ASSECOM (che si cerca di pubblicizzare con questo articolo)!:-)" Il sito web è in fase di costruzione e contiamo di renderlo operativo al più presto per farlo diventare un utile strumento di contatto e di scambio di informazioni ed opinioni nonchè il fulcro dell'attività associativa"... ;-)PS4 Sulla domanda di iscrizione alla pagina http://www.assecom.it/modulo_iscrizione.pdf non c'è alcun riferimento alla normativa sul trattamento dei dati personali (che prevede l'informativa obbligatoria)...prima di insegnare il commercio elettronico, si dovrebbero leggere con attenzione tutte le norme di riferimento (non solo un Decreto legislativo!!!)PS5 Per non parlare poi delle vilolazioni relative alle informazioni obbligatorie previste dal D.Lgs. n. 70/2003...mah...AnonimoRe: Le aste on line SONO E-commerce!
Ho scritto in fretta la prima risposta all'articolo e me ne scuso con i lettori...ma il dubbio rimane...prima di scrivere articoli bisognerebbe conoscere tutta la normativa sul commercio elettronico e guardare prima di tutto in "casa propria"!:-sE soprattutto sarebbe bene che le leggi venissero scritte e interpretate da giuristi realmente del settore, al fine di evitare interpretazioni semplicistiche...La norma del D.L. dice "salvo che il fatto costituisca reato, e' punito con la sanzione amministrativa pecuniaria fino a 10.000 euro l'acquisto o l'accettazione, senza averne prima accertata la legittima provenienza, a qualsiasi titolo di cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l'entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà intellettuale. La sanzione di cui al presente comma si applica anche a coloro che si adoperano per fare acquistare o ricevere a qualsiasi titolo alcuna delle cose suindicate, senza averne prima accertata la legittima provenienza". Dove si parla nella norma del D.L. di commercio elettronico in senso stretto??????Dove sarebbe il collegamento con il Decreto 114 sulla Riforma del Commercio?Si parla nella norma non solo di "acquisto", ma anche di semplice "accettazione"...come si fa ad effettuare la verifica on line della violazione delle norme sul diritto d'autore in alcuni siti web doi commercio elettronico in senso lato? (stiamo parlando di una sanzione di 10.000 euro...non sono patatine fritte!!!)...prima di scrivere articoli di questo tipo e di pubblicarli occorrerebbe fare più attenzione, a mio modesto avviso...Avv. Andrea Lisi (www.scint.it)AnonimoAllora io compio un sacco di reati...
perche' piu' volte ho acquistato ed acquistero' in rete NON da privati, ma da ditte con vetrina su ebay.Queste DITTE, NEGOZI CHE RILASCIANO SCONTRINO O FATTURA vendono tramite asta ed io acquisto tramite asta.Quindi il signore che ha scritto questo articolo e' parecchio male informato di come funziona ebay e credo a questo punto di tutto il mondo di internet. Svegliategli il dinosauro, lo ha parcheggiato in seconda fila.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 03 04 2005
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