L'influenza aviaria toccherà le TLC?

L'influenza aviaria toccherà le TLC?

Uno studio sostiene che una pandemia potrebbe provocare una febbre da telelavoro e il traffico potrebbe mandare in tilt le reti di telecomunicazioni
Uno studio sostiene che una pandemia potrebbe provocare una febbre da telelavoro e il traffico potrebbe mandare in tilt le reti di telecomunicazioni

Washington – L’eventualità di una pandemia di influenza aviaria potrebbe avere effetti letali su reti telefoniche e Internet: le popolazioni, prese dal panico, potrebbero infatti cercare soluzioni di telelavoro domestico per non uscire più di casa. Questo il singolare scenario ipotizzato in uno studio della società di consulenza Booz Allen Hamilton .

Nel rapporto degli esperti si afferma che i governi, per ridurre i rischi di contagio, potrebbero decidere di chiudere le scuole e imporre alla popolazione di non uscire di casa. Organizzazioni e imprese, secondo questa ricerca, dovranno quindi pensare ad altri modi per garantire la business contintuity.

La società ha basato la ricerca su un’esercitazione che si è svolta al World Economic Forum in gennaio, in cui sono stati coinvolti trenta direttori generali di imprese, ministeri ed alti funzionari delle Nazioni Unite. Nello scenario prospettato, l’ipotesi di una pandemia già diffusa in Germania: i partecipanti dovevano immaginarne le possibili conseguenze e studiare eventuali contromisure.

Le conclusioni sono state, in larga parte, ciò che molti analisti avevano già previsto: molte persone non si muoveranno più di casa, perché malate, oppure perché vorranno stare accanto ai familiari colpiti dal virus, o per evitare il rischio di contatti infetti con altre persone. Da qui l’esigenza di poter lavorare da casa: una necessità che potrebbe diffondersi, a detta delle persone coinvolte nel test.

“I governi probabilmente inviteranno la popolazione a restare nelle proprie abitazioni, in modo da ridurre i contatti umani” dichiara lo studio, che aggiunge: “Le reti di telecomunicazioni saranno ovviamente intasate nelle fasi iniziali di una pandemia, con gli esperti che prevedono chiusure delle attività in un tempo che va dai due ai quattro giorni, traducendosi in un’impraticabilità del telelavoro e le comunicazioni alternative dovranno essere esplorate” è scritto nello studio. Qualcuno incroci le dita.

Dario Bonacina

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Pubblicato il 2 mag 2006
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