Washington D.C., 20 gennaio 2009. Quasi 2 milioni di persone hanno assistito alla cerimonia inaugurale della presidenza di Barack Hussein Obama, e certamente molte di esse erano munite di cam, telecamere e obiettivi assortiti per immortalare come meritava l’evento. Anche il fotografo David Bergman aveva una macchina fotografica, una Canon G10 con sensore CCD da 14,7 megapixel, ma piuttosto che limitarsi a “shot” singoli, il newyorkese ha pensato bene di realizzare un’unica, gigantesca ripresa dell’evento .
Bergman ha montato la sua G10 sul braccio robotico Gigapan , nato dalla collaborazione tra la Carnegie Mellon University e l’ Intelligent Robot Group di NASA e pensato come sistema automatizzato per la realizzazione di panorami ad altissima risoluzione con angolo a scelta. Gigapan è completamente programmabile ed è in grado di funzionare in coppia con un gran numero di macchine fotografiche, e nel caso dell’insediamento di Obama è stato configurato per scattare circa 220 diverse foto a intervalli regolari .
Tale mole di dati (naturalmente digitali) è stata poi ricomposta con il software venduto a corredo del robot sul Mac di Bergman, e il risultato di 7 ore di calcoli e ricomposizioni è un’immagine singola dalla risoluzione stellare di ben 1.474 Megapixel , o 1,5 Gigapixel che dir si voglia.
Il lavoro del fotografo americano è stato molto apprezzato anche da Gigapan stessa, che non a caso lo presenta sulla propria homepage come applicazione pratica delle capacità del braccio robotico omonimo. La super-panoramica è infine disponibile online per la visione da parte del pubblico, con Bergman che comunica la disponibilità, a breve, di stampe di alta qualità del mastodonte fotografico.
Alfonso Maruccia