Armonk (USA) – L’accoppiata costituita da Linux e dai giovani processori Power5 fa il suo debutto in un server bi-processore, un sistema con cui IBM darà battaglia ai sistemi RISC di fascia bassa prodotti dalle rivali HP e Sun.
Il nuovo eServer OpenPower Model 710, venduto con uno o due processori Power5 a 1,65 GHz, può considerarsi il fratellino minore del modello 720 (quadriprocessore) lanciato lo scorso settembre. Come quest’ultimo, è stato specificamente progettato per far girare le distribuzioni Linux di Novell e Red Hat e per supportare le tecnologie di virtualizzazione e micropartizionamento, in precedenza disponibili esclusivamente sui mainframe e i server di fascia più alta.
IBM indirizza i suoi nuovi server low-end soprattutto alle medie e grandi aziende che operano nel settore finanziario e delle telecomunicazioni, gli stessi ambiti in cui IDC nei prossimi anni prevede una forte crescita dei sistemi a basso costo basati su Linux.
Oltre ai server dual-processor basati sulle piattaforme RISC e Itanium, il nuovo OpenPower di IBM ambisce a rivaleggiare con gli economici sistemi basati sui processori x86. Ciò rappresenta un importante cambiamento rispetto al passato, quando i processori Power equipaggiavano esclusivamente macchine molto costose.
La versione a singolo processore del Model 710 con 1 GB di memoria e 73 GB di hard disk diverrà disponibile a partire dal 18 febbraio al prezzo base di 3.450 dollari. Insieme al nuovo server IBM lancerà anche l’OpenPower Consolidation Express, software pensato per aiutare le aziende di piccole e medie dimensioni a sfruttare le tecnologie di virtualizzazione per consolidare i propri server.