Fino a pochi giorni fa andando sul popolare motore di ricerca Google e ricercando uno dei termini “KDE”, “K Desktop Environment”, “koffice”, “kword”, “kspread”, “konqueror”, “dcop”, “kparts”, “qt” oppure “trolltech”, sul lato destro della pagina nel box “Sponsored Link” appariva una strana pubblicità: “Ximian GNOME, Ximian, Inc.
Your Personal Linux Desktop”.
Il fatto che apparisse il box pubblicitario della Ximian in seguito ad una query relativa al KDE non era per nulla casuale. La Ximian aveva deliberatamente acquistato delle parole chiave, le quali se venivano ricercate producevano l’apparizione del box “incriminato”. Tutto ciò con lo scopo di confondere gli utenti che ricercando qualcosa relativo al KDE erano stimolati ad acquistare prodotti GNOME!
Questo ha scatenato l’ira di tutti i sostenitori del KDE ( vedi discussione ) ed è stato stilato un documento aperto sull’etica del business.
In seguito a queste polemiche, la Ximian ha fatto un passo indietro e il box pubblicitario appare solo ricercando parole relative a Gnome.
E un altro capitolo della “desktop war” si è concluso.