Lo Shuttle torna a volare

Lo Shuttle torna a volare

La campagna di sensibilizzazione e le molte modifiche alle navette inducono la NASA al grande ritorno: il 15 maggio verrà lanciato il Discovery. A luglio la missione successiva
La campagna di sensibilizzazione e le molte modifiche alle navette inducono la NASA al grande ritorno: il 15 maggio verrà lanciato il Discovery. A luglio la missione successiva

Cape Canaveral (USA) – Torna il sole sulla NASA . L’agenzia spaziale americana ha infatti annunciato che i suoi space shuttle torneranno a volare e ciò accadrà entro tre mesi. Il primo lancio è previsto per il 15 maggio.

L’importante novità è il frutto di una lunga campagna di informazione e sensibilizzazione condotta dalla stessa NASA sui media dopo il disastro del Columbia nel 2003, quando il danneggiamento di un’ala dello shuttle provocò la sua distruzione nella fase di rientro a Terra uccidendo i sette componenti dell’equipaggio.

Bill Readdy, pioniere tra gli astronauti, ha spiegato ai reporter che prima del volo la NASA deve completare la documentazione necessaria . “Mi rendo conto che suona come una cosa insignificante – ha spiegato – ma la documentazione di tutto è molto importante”. Sono 15 le modifiche agli shuttle che la Commissione d’inchiesta dopo la tragedia del Columbia ha imposto alla NASA prima di tornare al volo. E l’Agenzia sembra voler mettere le mani avanti.

A volare saranno in sette. Sotto il comando di Eileen M. Collins saranno a bordo il pilota James M. Kelly e lo specialista di missione Wendy B. Lawrence. Prevista poi la presenza dei quattro astronauti Stephen K. Robinson, Andrew S. W. Thomas, Charles J. Camarda e Soichi Noguchi, quest’ultimo in rappresentanza della JAXA , l’Agenzia spaziale giapponese (vedi foto).

L'equipaggio che volerà con il Discovery Al grido di “primo obiettivo: tornare a volare” , come recitano gli slogan che la NASA ha piazzato ovunque, compreso il proprio merchandise, la nuova missione vedrà protagonista il Discovery. La data del 15 maggio, fa sapere la NASA, è stata scelta per le previste favorevoli condizioni ambientali e per facilitare il rendezvous dello shuttle con la Stazione Spaziale Internationale (ISS) .

L’Agenzia ha fatto sapere che il testing dei sistemi del Discovery è ormai completo al 90 per cento e i nuovi rivestimenti di sicurezza della navetta, pensati per evitare che si possa ripetere quanto accaduto al Columbia, sono già stati approntati e installati.

A rafforzare l’ottimismo in NASA – nonostante i tagli di una parte dei fondi necessari a mandare avanti centri secondari come l’area di collaudo “Glenn Research Center” – l’annuncio secondo cui una seconda missione per gli shuttle è prevista per il 12 luglio prossimo. Da oggi, infine, il boss della NASA Sean O’Keefe non è più in carica. Come già previsto, lo sostituisce nel ruolo di chief administrator il già astronauta Fred Gregory, già vice di ÒKeefe, una successione in cui qualcuno ha voluto vedere una reazione alle inchieste di cui la NASA è oggetto da qualche mese su alcune questioni finanziarie da parte del braccio investigativo del Congresso.

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Pubblicato il
21 feb 2005
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