Lo US Army recluta soldati virtuali

Lo US Army recluta soldati virtuali

L'Esercito americano conta, nel giro di pochi anni, di affidare totalmente il test di nuove armi e di nuovi equipaggiamenti a soldati virtuali che, come in un videogioco, si muoveranno su campi di battaglia 3D
L'Esercito americano conta, nel giro di pochi anni, di affidare totalmente il test di nuove armi e di nuovi equipaggiamenti a soldati virtuali che, come in un videogioco, si muoveranno su campi di battaglia 3D


Iowa City (USA) – In quel contesto della ricerca militare che sta sfruttando le crescenti capacità di elaborazione dei computer per simulare scenari, ambienti e strategie di guerra, nonché armi e attrezzature, un gruppo di 25 ricercatori dell’Università dello Iowa sta sviluppando un programma di intelligenza artificiale in grado di simulare il comportamento di due soldati.

I soldati digitali , che si muovo su campi di battaglia tridimensionali, hanno il compito di aiutare i ricercatori a valutare l’impatto che alcuni dispositivi e armi di nuova generazione avranno sulle truppe, portando alla luce eventuali limiti e difetti meccanici o ergonomici. Oltre a questo, il progetto ha anche lo scopo di simulare la resistenza fisica di un soldato in particolari condizioni.

“Quello che stiamo cercando di capire, con l’aiuto del computer, è quanto a lungo un soldato può maneggiare un’arma restando in allerta e quando ha bisogno di fare una pausa o bere un bicchier d’acqua”, ha spiegato Karim Malek, capo ricerca e professore d’ingegneria.

Lo scopo di questi test simulati è quello di far risparmiare soldi all’Esercito americano minimizzando il rischio di dover rivedere il progetto di un nuovo tipo di equipaggiamento.

I due soldati virtuali già creati dai ricercatori, chiamati Tony (uomo) e Ella (donna), sono basati su sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale che, anche grazie ad un accurato modello anatomico del corpo umano, sono in grado, secondo gli scienziati, di prevedere le reazioni e i comportamenti base di un uomo.

Nel progetto di ricerca, a cui partecipano anche medici e biologi, lo U.S. Army ha intenzione di investire la somma di 17,5 milioni di dollari nell’arco di cinque anni.

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Pubblicato il
28 nov 2003
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