Log dei provider conservati per dieci anni?

Log dei provider conservati per dieci anni?

La proposta arriva da Telefono Arcobaleno per scopi anti-pedofilia. E il ministro Gasparri approva. Lo chiedeva anche il CCD-CDU. Ecco cosa si prepara
La proposta arriva da Telefono Arcobaleno per scopi anti-pedofilia. E il ministro Gasparri approva. Lo chiedeva anche il CCD-CDU. Ecco cosa si prepara


Roma – Una delle questioni centrali della lotta per la privacy su internet passa dalla questione della conservazione da parte dei provider dei dati dell’accesso ad internet dei propri clienti. Nelle scorse ore Telefono Arcobaleno, l’associazione di don Fortunato di Noto che si batte contro la pedofilia online, ha chiesto che quei dati, i log, siano conservati per almeno dieci anni.

Don Fortunato ha spiegato, nel corso del convegno ‘Minori in internet. Doni e danni della retè: “Contro i cyber-pedofili chiediamo agli internet provider di custodire per dieci anni la traccia”. Stando a quanto riportato dalle agenzie, dunque, il parroco che guida l’associazione anti-pedofilia ritiene che se i provider conservassero quelle registrazioni, che contengono dati personali sulle abitudini di navigazione e sui siti visitati dagli utenti, per un tempo così lungo la lotta contro la pedofilia online ne uscirebbe vincitrice.

Della cosa si è detto sicuro anche il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, intervenuto allo stesso convegno, che ha sorpreso molti con un particolarissimo parallelo tra log degli accessi e della navigazione e programmi televisivi. “Mi sembra – ha detto Gasparri – una proposta giusta e fondata, che stiamo valutando. D’ altra parte le tv sono obbligate a conservare le cassette dei programmi. Certo, per Internet è più complicato vista la molteplicità degli accessi, ma personalmente condivido la proposta di Don Di Noto. Adesso si tratta di vedere come attuarla tecnicamente. Intanto – ha aggiunto Gasparri – contro la cyberpedofilia vigila, 24 ore su 24, la Polcom, un nucleo di polizia da qualificare e specializzare ulteriormente”.

Che i provider e gli operatori di TLC conservino i dati più a lungo di quanto reso necessario dalle esigenze di fatturazione è d’altro canto una richiesta già avanzata dal CCD-CDU alla Camera dei Deputati. Una “possibilità” che, a quanto pare, si fa di ora in ora più vicina.

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Pubblicato il 19 nov 2001
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