Lombardia, t-shirt intelligenti contro lo scompenso cardiaco

Lombardia, t-shirt intelligenti contro lo scompenso cardiaco

Il progetto si inserisce in una serie di sperimentazioni per monitorare la salute delle categorie a rischio. Per prevenire, ma anche per ridurre costi sempre più gravosi
Il progetto si inserisce in una serie di sperimentazioni per monitorare la salute delle categorie a rischio. Per prevenire, ma anche per ridurre costi sempre più gravosi

Milano – Sono 18mila le persone che ogni anno muoiono in Lombardia per scompenso cardiaco, una condizione di cui si ha scarsa consapevolezza e che grava pesantemente sul bilancio del sistema sanitario: 200mila le persone che ne vengono colpite ogni anno e 100 milioni di euro la spesa per i ricoveri. Questi i numeri da cui partono progetti di sperimentazione per affrontare il problema, uno dei quali, presentato ieri, è il ricorso alle t-shirt elettroniche .

Si tratta di strumenti, come quello dell’americana Sensatex , noti da tempo e capaci di garantire un monitoraggio continuo delle condizioni di salute di chi le indossa.

Una e-t-shirt Le magliette, collegate via modem ad un centro di raccolta dati, sono in grado di far partire un allarme quando si manifesta uno scompenso di una determinata intensità. Un contributo ritenuto utile per far fronte ad un problema che, complice anche l’invecchiamento della popolazione, sembra destinato ad allargarsi ulteriormente negli anni a venire. Allo scattare dell’allarme, infatti, il medico di supervisione o la struttura medica di rilevamento possono attivarsi e riportare la condizione del paziente alla normalità prima che l’episodio acuto possa provocare danni.

Secondo Luciano Bresciani, assessore alla Sanità della Regione, il test partirà a settembre e coinvolgerà un numero di pazienti compreso tra i 5mila e i 10mila . La sperimentazione durerà tre anni e sarà realizzata da un ospedale che deve ancora essere selezionato.

“Con questa tecnologia – ha spiegato Bresciani – contiamo di migliorare la qualità delle cure per il paziente cronico, con un guadagno in termini di appropriatezza delle prestazioni e risparmio economico. Il costo pro capite per l’assistenza dovrebbe scendere da 30mila a 10mila euro. Costi più che dimezzati, dunque”.

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Pubblicato il
22 mag 2007
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