San Jose (USA) – IBM si schiera con le Nazioni Unite per sconfiggere l’incubo di una pandemia d’influenza aviaria. Big Blue fornirà apparecchiature e software all’ Organizzazione Mondiale della Sanità per il progetto Global Pandemic Initiative: si tratta del sistema IHII, Interoperable Healthcare Information Infrastructure , una piattaforma informatica realizzata per raccogliere ed analizzare dati biomedici provenienti da vari punti di raccolta in tutto il mondo.
La rete IHHI verrà utilizzata nel caso di una pandemia del virus H5N1, responsabile dell’influenza aviaria, e servirà da base-dati per STEM, Spatiotemporal Epidemiological Modeler , un sistema che crea modelli matematici per analizzare la diffusione geografica delle patologie virali. “Bisogna essere preparati all’eventualità di una pandemia”, dice il Dr. Richard Waldhorn, membro della Global Pandemic Initiative e ricercatore presso l’Università di Pittsburgh, negli USA.
“L’uso di questi strumenti tecnologici permette all’OMS di gestire gigantesche masse d’informazioni con estrema facilità”, dice Waldhorn. Le apparecchiature donate all’OMS, specifica una nota, sono già utilizzate in numerosi istituti di ricerca epidemiologica sparsi per tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti, e sfruttano l’uso di supercomputer.
IBM ha iniziato a pensare all’influenza aviaria sin dal 2005, alle prime avvisaglie del terribile virus che, finora, colpisce quasi esclusivamente gli animali. “Abbiamo moltissimo da offrire alla ricerca biomedica”, dice Joe Jasinski, direttore del dipartimento medico di IBM, “e così il nostro impegno in prima linea scaturisce quasi da un obbligo nei confronti della società”.