Londra, i cybercop chiedono più poteri

Londra, i cybercop chiedono più poteri

Non solo quelli di abbattere con ogni mezzo i siti del terrore ma anche di poter costringere chi detiene materiale cifrato a rivelarne le chiavi. Contro terrorismo e pornopedofilia
Non solo quelli di abbattere con ogni mezzo i siti del terrore ma anche di poter costringere chi detiene materiale cifrato a rivelarne le chiavi. Contro terrorismo e pornopedofilia


Londra – Colpire a distanza i siti che propagandano odio e terrore, annientare telematicamente le comunicazioni internet sospette, sabotare con gli strumenti dei cracker nel nome della Sicurezza e della lotta al Terrorismo. Questo è quanto hanno chiesto i cybercop inglese al premier Tony Blair e, in un documento pieno di “raccomandazioni”, ai parlamentari britannici.

In una lettera ufficiale si usano toni senza precedenti per raccontare le esigenze della polizia: Ken Jones, direttore dell’ Associazione degli Ufficiali di Polizia Britannici , ha parlato espressamente di misure speciali antiterrorismo , misure drastiche giustificate anche nelle parole di Jones dalla necessità di combattere la pornografia infantile e non solo le attività online di gruppi sovversivi e fondamentalisti religiosi. “Dobbiamo sopprimere ogni uso improprio di Internet”, si è spinto ad affermare Jones. E per farlo è necessaria cooperazione internazionale e la copertura della legge per azioni tese a mettere fuori uso le infrastrutture di comunicazione dei network terroristici.

I poliziotti britannici richiedono anche l’introduzione di nuovi reati , come quelli legati all'”uso improprio” di sistemi crittografici . Secondo quanto riportato dal The Guardian , i servizi di intelligence (MI5 ed MI6) e le forze dell’ordine hanno espresso la necessità di non avere alcun intralcio che possa limitare eventuali indagini antiterrorismo: “La natura della minaccia internazionale ci costringe a dover usare ogni mezzo possibile per proteggere i cittadini”, dichiarano fonti ufficiali.

Se le richieste degli organi di difesa nazionale verranno accolte dal parlamento, gli indagati che non forniranno password e codici per accedere a dati criptati verranno arrestati: un vuoto di memoria -volontario o meno- diventerà così un reato. Inoltre, i rappresentanti della polizia britannica hanno chiesto la creazione di una task force speciale che abbia strumenti e libertà d’azione per chiudere immediatamente siti sospetti. Un’arma in più nelle mani dello Stato nel nome del benessere della nazione.

Nonostante rimangano avvolti nel mistero i criteri che descrivono un uso improprio della Rete , Jones sottolinea che i nuovi superpoteri della polizia telematica “contribuiranno anche alla lotta contro la pornografia infantile su Internet”.

Queste proposte, sicuramente eccezionali e restrittive, vanno ad aggiungersi ad una serie di iniziative nazionali e comunitarie che puntano al controllo dei nuovi mezzi di comunicazione – una mossa necessaria, sostiene ancora Jones, “per sconfiggere il terrorismo e salvaguardare la sicurezza”.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il 27 lug 2005
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