Londra, le CCTV finiscono in TV

Londra, le CCTV finiscono in TV

Un'emittente locale spara sui televisori le immagini delle cam di sorveglianza. Il successo è immediato: tirano più dei reality
Un'emittente locale spara sui televisori le immagini delle cam di sorveglianza. Il successo è immediato: tirano più dei reality

Big Brother battuto dal Grande Fratello. Non si tratta della nuova sfida in prima serata tra due reality, bensì della realtà. Ai residenti di Shoreditch , quartiere popolare a nord di Londra, in TV piace di più guardare il canale delle CCTV, le cam a circuito chiuso sparse in giro per la città, il cui segnale viene sparato nel tubo catodico da un’emittente locale. Anzi: il motivo principale per cui richiedono un set-top-box per la IPTV è proprio quello di poter spiare ignari cittadini a passeggio, nella speranza magari di cogliere in flagrante qualcuno a fare qualcosa di illegale.

Secondo quanto riporta The Register , che cita un rapporto preliminare del fornitore del servizio , lo share delle telecamerine arriva anche a punte del 27 per cento , contro un più modesto 24 per cento dei reality. Non si tratta in assoluto dello show più seguito, ma pare che in cima alla classifica si attestino comunque programmi inerenti alla sicurezza del tessuto urbano: come Blues and Twos , un documentario che racconta le ronde dei Bobbies – i poliziotti di quartiere della capitale britannica – seguito dal 37 percento dei telespettatori. Roba da Estenders , show principe del prime-time BBC.

Per Atul Hatwal, project manager di Shoreditch Trust che promuove l’iniziativa, è tutta una questione di sicurezza: i cittadini “si sentono più tranquilli” pensando che ci sia un occhio elettronico che tiene sotto controllo la situazione , e anzi sono ansiosi di dare il proprio contributo. Nessuno si sarebbe lamentato per la violazione della privacy: le maggiori lamentele riguarderebbero le limitazioni del servizio.

Il problema, per i londinesi, sarebbe infatti la scarsa definizione delle immagini: per salvaguardare la riservatezza dei cittadini, i fotogrammi mandati in onda sono trasmessi in bassa definizione. In questo modo i volti dei passanti non sono riconoscibili: una scappatoia necessaria per salvaguardare i diritti civili. Ma proprio questo punto non piacerebbe molto ai telespettatori, che chiedono invece un servizio completo e in alta definizione per vigilare meglio.

Le cifre sciorinate da Digital Bridge , l’azienda che produce e manda in onda il canale CCTV , in questo senso sono interessanti: le segnalazioni dei casi di vandalismo sarebbero aumentate del 200 per cento, quelle sui graffitari del 600 per cento . Nel suo rapporto, Digital Bridge specifica chiaramente che il canale “aiuta ad indirizzare i timori del crimine verso la creazione di nuove risorse per la vigilanza della comunità”. Come dire che, da oggi, della sorveglianza si incaricheranno i comuni cittadini.

Luca Annunziata

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Pubblicato il 12 nov 2007
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