Londra, meno biometria nelle card ID

Londra, meno biometria nelle card ID

Nuova rotta per le future carte d'identità britanniche: annullato il progetto di un unico database nazionale, cancellato lo scanning dell'iride. Rimangono impronte e riconoscimento del volto
Nuova rotta per le future carte d'identità britanniche: annullato il progetto di un unico database nazionale, cancellato lo scanning dell'iride. Rimangono impronte e riconoscimento del volto

Londra – Il Governo britannico ha trasformato quella che doveva essere una brusca virata dei progetti di carte di identità biometriche in un dolce “passo di valzer”. Dopo un anno di dibattito sulle nuove card , Londra ha deciso di affossare il progetto di creazione del mega-database che avrebbe dovuto archiviare e proteggere tutte le informazioni personali dei cittadini.

Non solo. Ha anche cancellato il tanto chiacchierato scanning dell’iride mantenendo “solo” impronte digitali e scansione del volto. Tutto questo, si dice ora, perché il Governo ha dato ascolto ai tecnici.

L’idea iniziale, avversata da più parti, prevedeva di rendere il National Identity Register (NIR) una sorta di SantaBarbara della biometria nazionale, con un archivio monumentale che contenesse tutti i dati dei britannici. Una soluzione che agli esperti non era proprio piaciuta . “Sono preoccupato per questo tipo di architettura e per come aggregherà così tante informazioni sensibili, comprese quelle biometriche, in un unico luogo. Ci sono modi migliori per implementare questo sistema. Come sostiene l’industria biometrica, sarebbe preferibile un’archiviazione settoriale”, aveva dichiarato Jerry Fishenden, technology advisor Microsoft per il Regno Unito.

Ebbene, il consiglio è stato ascoltato. “Questo genere di informazioni – biometriche, biografiche e amministrative – non hanno bisogno di essere archiviate da un singolo sistema. Per motivi di sicurezza, e sfruttare al meglio le peculiarità dei sistemi già esistenti, saranno stivate separatamente”, si legge nel documento del rinnovato progetto.

“Una delle questioni di fondo è che stavamo cercando di individuare una soluzione che permettesse di utilizzare gli asset governativi già esistenti. Il Department for Work and Pensions ( DWP ) dispone di un grande Customer Information System (CIS), e crediamo quindi che possa essere riutilizzato per archiviare anche i dati biometrici del National Identity Registry”, ha spiegato James Hall, CEO dell’ Identity and Passport Service .

La piattaforma CIS è già usata per l’archiviazione dei dati di tutte le persone che dispongono di un codice della Sanità nazionale; queste informazioni però non verranno semplicemente condivise con il nuovo network, ma rese accessibili solo quando le persone si doteranno della carta d’identità di nuova generazione. Per quanto riguarda i dati biometrici delle persone che desiderano asilo politico, invece, è certo che a breve termine saranno trasferiti al NIR. La decisione di escludere lo scanning dell’iride è una diretta conseguenza dei non soddisfacenti risultati dei primi test estivi.

Le prime card verranno distribuite nel 2009, ma solo nel 2010 i volumi cresceranno vistosamente. “La roadmap che abbiamo presentato rappresenta il meglio che possiamo fare, a livello di tempistica. Non è un campo totalmente inesplorato, quindi siamo certi di poter rispettare le scadenze”, ha concluso Hall.

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Pubblicato il
22 dic 2006
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