Londra – British Telecom ha annunciato che, dalla prossima primavera, i suoi abbonati che vogliano collegarsi ad internet potranno farlo versando un canone mensile e senza pagare più le singole telefonate. Si tratta di una innovazione attesa, di cui giunge ora conferma, che sta scatenando il già dinamico mercato telefonico inglese.
Se BT pensa ad un canone tra le 7 e le 35 sterline al mese, Oftel, l’organismo di sorveglianza, risponde sostenendo che la gestione del traffico dati è più economica di quella del traffico voce perché minore è, nel primo caso, l’uso di banda: “da qui arriveranno a breve tariffe più economiche per chi vuole collegarsi ad internet”. Una visione dunque convergente che fa ritenere imminente l’introduzione da parte di BT di un modello tariffario tipicamente statunitense.
Inutile dire che le dichiarazioni di BT vanno tutte nella direzione dello sviluppo della rete: “le nuove tariffe BT Surftime cambieranno radicalmente i costi di internet e molti che non l’hanno ancora fatto, decideranno di collegarsi. E consentiranno alle aziende di competere al meglio e di scoprire tutti i vantaggi dell’E-commerce”.
E mentre Freeserve, il primo provider senza costi di abbonamento, sta ancora ragionando sulla cosa, appare evidente la difficoltà che avranno proprio le freenet nell’adattarsi ai nuovi schemi tariffari. Intanto AOL Europe, la divisione europea del provider americano, ha affermato che la decisione di BT è un passo nella giusta direzione, ma ha sottolineato che le tariffe rimangono troppo elevate.