L'Open Source unisce i big dello storage

L'Open Source unisce i big dello storage

Nove giganti del settore hi-tech, tra cui IBM e Cisco, si sono alleati con l'obiettivo di creare una piattaforma open source e libera da royalty per la gestione dei sistemi di archiviazione aziendale
Nove giganti del settore hi-tech, tra cui IBM e Cisco, si sono alleati con l'obiettivo di creare una piattaforma open source e libera da royalty per la gestione dei sistemi di archiviazione aziendale


Armonk (USA) – Una piattaforma software capace di mettere finalmente ordine in un settore estremamente frammentato come quello dello storage. A proporlo sono nove big del settore informatico, tra cui IBM , Cisco , Sun e Fujitsu , disposti ad unire le proprie tecnologie per dar vita ad uno standard aperto per la gestione delle infrastrutture di storage.

Lo standard verrà sviluppato in seno ad una comunità, chiamata Aperi (dal latino “aprire”), in cui le aziende interessate potranno contribuire con il proprio codice e far leva su una piattaforma comune per realizzare applicazioni software dedicate allo storage. IBM e altri membri fondatori hanno già dato la loro disponibilità ad aprire in tutto o in parte le proprie tecnologie per la gestione dei dispositivi di memorizzazione di massa.

Jim Stallings, vice presidente per le proprietà intellettuali e gli standard di IBM, ha detto in una conferenza che le barriere tecniche, come ad esempio le application programming interface (API), hanno finito per dividere l’industria , complicare la vita agli sviluppatori ed elevare i costi di gestione delle aziende.

“Precedenti iniziative collegate alla formazione di gruppi di operatori del settore storage si sono concentrate sulla definizione di standard ma non sulla collaborazione allo sviluppo di una piattaforma open source per la gestione di dispositivi storage”, si legge in un comunicato congiunto delle nove aziende. “I partecipanti ad Aperi, le cui attività saranno gestite da un’organizzazione multi-vendor indipendente e senza scopo di lucro, collaboreranno all’evoluzione di questa piattaforma che sarà disponibile gratuitamente”.

Il consorzio, che annuncerà presto i dettagli relativi alla sua struttura organizzativa, ha spiegato che standardizzandosi su una piattaforma software comune, i clienti saranno in grado di scegliere tra una gamma più ampia di prodotti per lo storage management e fare a meno di sostituirli integralmente in occasione dell’acquisto di nuove risorse hardware o applicazioni. Una piattaforma standard dovrebbe poi contribuire a ridurre anche i costi di formazione del personale.

Aperi farà leva sugli standard di storage aperti già esistenti, come le specifiche SMI-S (Storage Management Initiative Specification) della SNIA (Storage Networking Industry Association), che sviluppa e standardizza tecnologie di gestione storage interoperabili destinate a interfacce hardware.

“I produttori di sistemi storage hanno compiuto un significativo passo avanti aggregandosi attorno all’obiettivo comune di fornire ai clienti nuovi standard aperti e superiori livelli di flessibilità, semplicità ed efficienza”, ha affermato David Patterson, professore di informatica presso l’Università di Berkeley e presidente dell’Association of Computing Machinery. “La collaborazione a un tale livello è l’unica strada per affrontare e risolvere le sfide poste dall’esplosione della quantità di informazioni cui assistiamo oggi”.

Tra gli altri partecipanti ad Aperi vi sono Brocade Communication Systems, Computer Associates, Engenio Information Technologies, Network Appliance, e McDATA.

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Pubblicato il
27 ott 2005
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