L'ultimo miglio è aperto

L'ultimo miglio è aperto

Lo sostiene l'Autorità TLC, le cui indagini avrebbero rilevato un atteggiamento collaborativo da parte di Telecom Italia dopo le denunce dei competitor. La speranza è quella di una vera possibilità di scelta per l'utente
Lo sostiene l'Autorità TLC, le cui indagini avrebbero rilevato un atteggiamento collaborativo da parte di Telecom Italia dopo le denunce dei competitor. La speranza è quella di una vera possibilità di scelta per l'utente


Roma – Telecom Italia non sta ostacolando l’apertura dell’ultimo miglio e dimostra, anzi, un atteggiamento collaborativo. Questa la conclusione della lunga indagine dell’Autorità garante per le TLC che in questi mesi ha verificato come nei siti di terminazione Telecom stia facendo il proprio dovere.

Come noto, Telecom deve aprire una certa quantità di siti agli altri operatori in modo tale che questi possano sostituirsi all’ex monopolista nei rapporti con gli utenti telefonici in tutto e per tutto. L’utente, infatti, con l’ultimo miglio può scegliere a quale operatore affidare la gestione del proprio collegamento alla rete telefonica. Una “torta” su cui si sono fiondati tutti i big.

Ora l’Autorità TLC ha comunicato che le denunce di ritardi e ostruzionismi che arrivano da alcuni operatori rispetto alle procedure messe in atto da Telecom Italia sui siti di interesse non sono da considerarsi rilevanti. Secondo i responsabili dell’Authority, infatti, Telecom sta attivamente lavorando per superare quelle questioni di natura tecnica che in alcuni casi possono aver reso complesse le operazioni di “apertura” dei siti stessi.

In particolare, l’Autorità afferma che tra il 19 dicembre del 2001 e lo scorso 18 gennaio sono stati effettuati una serie di sopralluoghi dai quali emerge “la rimozione dei fattori veramente ostativi all’ingresso degli operatori nei siti di Telecom Italia, ovvero si è accertata la soluzione dei principali problemi alla base delle riserve degli operatori”.

Il lavoro degli esperti dell’Autorità non è comunque concluso, perché saranno comunque attivati ulteriori sopralluoghi “anche al fine di verificare eventuali comportamenti anticoncorrenziali di Telecom Italia”. Controlli che sarebbero necessari vista il continuo affluire di segnalazioni da parte di altri operatori che lamentano i comportamenti assunti da Telecom.

Gli altri operatori, comunque, hanno in alcuni casi già attivato servizi derivati dall’ultimo miglio. Wind, per esempio, molto attiva nelle grandi città, offre pacchetti di servizi “all-inclusive” a chi sceglie di abbandonare Telecom Italia. In quel caso, come anche per gli altri operatori, l’utente che sceglie Wind non può più sfruttare i servizi forniti dai suoi competitor, come invece accade oggi con Telecom Italia…

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Pubblicato il 19 feb 2002
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