Atlanta (USA) – “Si tratta di una bufala. Abbiamo ricevuto centinaia di telefonate e messaggi di posta elettronica circa un mese fa, e da allora è stata una continua escalation”: così il portavoce del Centro per il controllo e la prevenzione delle epidemie di Altanta descrive la situazione innescata da un messaggio di posta elettronica che gli utenti americani continuano a ritrasmettere sulla rete. Il messaggio sostiene che girano pacchetti che contengono il “virus Klingerman” che infetta chiunque li apra, pacchetti che arrivano per posta ordinaria.
Il messaggio sostiene che sono già molti i malati a causa del virus e che i pacchetti con cui si diffonde si presentano con “Un dono per te dalla Klingerman Foundation”. All’interno del pacchetto vi sarebbe una spugna (!) contaminata che avrebbe già infettato 23 persone e ne avrebbe uccise altre sette. L’email poi sostiene che le Poste e il Centro stanno lavorando duramente per fermare il mittente dei pacchetti.
La megabufala non è certo la prima del suo genere ma pare che stia assumendo proporzioni clamorose: chi la riceve, infatti, è immediatamente tentato di reinviarla a tutti quelli che conosce. Un loop che non sarà facile fermare, ma che in realtà riguarda già decine di messaggi che girano su internet. Lo stesso Centro di controllo epidemie ha dovuto affrontare bufale analoghe, ma mai così diffuse, che si sono moltiplicate negli ultimi mesi.