Web – In relazione all’articolo Soru:Grr! Ridatemi Andala.it tengo a precisare due cose che sono fondamentali in questo procedimento e che mi hanno lasciato sconcertato. La prima è che io non sono e non sono mai stato dipendente della Tiscali s.p.a. ma da dove cavolo nasce questa notizia? La seconda e che io produco dal 1996 una lampada di nome Andala, “cosa ben nota alla Tiscali.”
Quello che più mi fa rabbrividire è il fatto che Tiscali dice di avere diritto al nome perché se lo stesso resta a me creerei uno scombussolamento borsistico tale da fare decadere l’azienda. Non sembra logico che i più grossi registratori di domini perdano il proprio gioiello?
Andala s.p.a. nel settembre del 1999, quando le regole di naming prevedevano un solo nome a dominio .it per ogni azienda, ha deciso di registrare Musix.it e nel novembre 1999 la Andalaumts s.p.a. ha provveduto a registrare tutte le estensioni di dominio .com, net., .org e .it.
Io non sono altro che un produttore di lampade che usa il nome Andala per una sua lampada dal 1996 ed ha provveduto a registrare il nome di dominio prima di loro. Se devo essere lapidato per tutto ciò, vi dico in partenza che non ci sto.
E ‘ vero che ho avuto rapporti commerciali con Tiscali (come li ho con la maggior parte delle aziende italiane che hanno problemi tecnico commerciali) ma sinceramente non mi è mai passato per la mente di diventare dipendente di Renato Soru.
Caso strano queste notizie vengono fuori a sei giorni dalla data della udienza di fronte ad un collegio di giudici che dovranno decidere del caso.
Allora se le regole di naming cui loro si aggrappano quando gli si cerca di prendere legittimamente un dominio (art.11 delle regole di naming secondo cui un dominio non può essere assegnato se non dietro sentenza passata in giudicato) perché a loro è ora concesso possedere quel dominio? Chissà perché gli utenti perdono sempre contro i provider e nessuno si permette di obiettare…
Io non so se vincerò o perderò, certo è che non ci tengo a passare per ladro dopo 15 anni di onesto lavoro tra lampade lenti e pc. Certo è che se devo pagare io per la incapacità imprenditoriale di certe persone il fatto è molto grave sopratutto da chi cerca di farsi pubblicità giornalistica e registra indifferentemente silenziostampa.it.
Bell’esempio daremo ai nostri figli quando parleremo di Tiscali. Tiscali è un vino che ha un marchio registrato dal 1992, è anche una località geografica di interesse storico e quindi soggetta a tutela. Tiscalitravel.it è invece un dominio registrato da Tiscali s.p.a. Quindi le agenzie viaggi Dorgalesi e Olianesi non lo potranno usare per pubblicizzare le loro escursioni a Tiscali (villaggio nuragico da non confondere con villaggio telematico).
Ma scusando il termine che figura farò io e voi con i vostri figli quando dovrete dirgli che per andare a Tiscali dovranno comporre il 10030?
Eppure esistono comuni che litigano per dare la cittadinanza a Soru (beata ignoranza telematica) senza sapere che il loro bene più prezioso (il loro passato) non lo potranno mai usare per conoscere il proprio futuro, sicuramente non legato alla new economy.
Certo è vero io sono un personaggio scomodo per tutti quelli che credono di avere il mondo in un computer ma è anche vero che internet (come dice Renato Soru) è la libertà e quel mezzo di comunicazione che unisce il ricco al povero, lo scienziato con il profano. Ma è anche vero che sta sempre di più diventando terreno di conquista delle grosse holding che hanno fatto sì che dalla comunicazione ed informazione si passasse alla grande distribuzione ed al business facendo sì che i piccoli potessero scomparire.