Roma – Il decadimento televisivo non è più solo un problema di gusto o di progressiva obsolescenza tecnologica, ora è una questione di business. E, come tale, sarà rapidissimo. L’annuncio che la televisione tradizionale ha raggiunto l’ultimo stadio della malattia interattiva che l’ha divorata in questi anni lo ha dato Madonna nelle scorse ore, firmando un accordo con Microsoft. Una intesa che affida a Microsoft la trasmissione nel Mondo dello show canoro della popstar, tagliando così fuori i network televisivi tradizionali, persino le ricchissime televisioni americane.
La più celebre e determinata delle popstar, un’industria vivente senza paragoni nel settore, si è alleata con la maggiore delle softwarehouse, e numero tre delle aziende Internet, accettando da questa servizi e promozioni per 30 miliardi di sterline. Una cifra enorme che coprirà l’evento trasmesso via Internet in tutto il Mondo e una operazione di co-marketing Madonna-Microsoft che non ha paragoni né precedenti della storia della musica leggera on line.
Ci sono state altre operazioni solo apparentemente similari, di rockstar affermate come Robbie Williams e addirittura Paul McCartney, ma l’eco e la dimensione dell’evento che Madonna-Microsoft sta mettendo in piedi non ha paragoni. Fino ad oggi la fine della televisione come veicolo principale di comunicazione era la previsione sempre più largamente condivisa degli espertoni e visionari della Rete. Da oggi, la fine della televisione ha inizio.
E arriva dunque il giorno in cui la passività indotta dalla televisione inizia finalmente ad essere riscattata dalla Rete, che quantomeno chiede all’utente di scegliere cosa vedere e quando vederla, senza fornire telecomandi capaci di dare un falso senso di indipendenza.
Un gran giorno, sugellato da una campagna di marketing mondiale che travolgerà, in 17 lingue, almeno 210 milioni di persone con la posta elettronica, con paginoni sui giornali e persino con spot sul mezzo che questa operazione tradisce, l’ormai rantolante televisione.